BALLABIO – Avete impegni il prossimo 28 luglio alle 20:30, ma siete interessati alle sorti del ‘Barech‘, il pratone di Ballabio Inferiore che potrebbe essere monopolizzato da un maxi capannone industriale di 12mila metri quadri? Beh, allora dovrete cercare di organizzarvi, perché al termine di una lunga odissea – a occhio e croce tutt’altro che conclusa definitivamente – è proprio quella la data in cui “La cittadinanza è invitata a partecipare a una assemblea pubblica, relativa alle ipotesi progettuali per lo sviluppo dell’area industriale e relativo Bando Arest”.
La vicenda è nota e divide il paese, anche politicamente. Tanto che la sera del 30 maggio, quella del consiglio comunale che stava rischiando di far cadere la giunta Bussola, una prima “botta” all’amministrazione con 7 voti contro 6 era stata data esattamente sul tema assemblea. L’inedita coalizione formata dai tre dissidenti di Alessandra Consonni e dai 4 consiglieri di ‘Ballabio Futura’ aveva imposto infatti che il sindaco decidesse entro due settimane la data della riunione informativa su questo tema caldo, anzi caldissimo. E sarà scottante l’aria, a fine luglio, quando si discuterà in sala consiliare delle sorti del grande terreno verde sotto il Monte Melma.
Data volutamente individuata in piena estate, quando molti ballabiesi saranno in vacanza? Abbiamo “provocato” sulla questione direttamente il sindaco e Giovanni Bruno Bussola ci ha risposto così: “L’assemblea avrei preferito convocarla a settembre/ottobre, una volta a conoscenza del risultato del bando Arest, ma dovendo farla subito ho messo la prima data utile con la quale sarei certo di poter presenziare come sindaco “non sulla graticola”. Infatti, nell’eventualità non auspicata che il bilancio non venga ancora approvato, il Prefetto potrebbe farci riconvocare un altro consiglio entro 20 giorni dal termine di fine giugno”.
Comunque vada, l’attesissimo incontro pubblico andrà in scena quasi in agosto. Ballabio News si offre fin da subito per trasmetterlo in live streaming, in modo da favorire una presenza se non altro “virtuale” di chi non potrà esserci fisicamente.
RedPol