BALLABIO – Tradizionale “doppia” celebrazione del 2 giugno abbinata a quella della Festa della Liberazione, con la delegazione di Brugherio – paese di origine del partigiano Ambrogio Confalonieri ucciso in seguito all’assalto alla Colonia Ferroviaria all’epoca della resistenza – e i discorsi (vedi video sottostante a cura di Giovanni Piazza). In questa pagina, le immagini della manifestazione e appunto la registrazione completa con gli interventi dei primi cittadini e del presidente dell’ANPI di Lecco Enrico Avagnina.
Ambrogio Confalonieri nasce nel 1915 a Brugherio, diventa operaio tornitore nella Società Oreste Peghetti a Precotto. Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale viene richiamato al servizio militare come aviere scelto e partecipa alle operazioni di guerra sul fronte francese; viene inviato in Africa settentrionale, dove rimane dal 16 agosto 1940 al 2 marzo 1942, quando fa ritorno in Italia. Nel 1943 torna a Brugherio, dove resta per un mese quando, pochi giorni prima della festa di paese, parte per Lecco con altri soldati e operai di Sesto San Giovanni e Monza.
Inquadrato nella 40ª Brigata Garibaldi denominata Matteotti, Confalonieri muore a soli 28 anni nella notte tra l’1 e il 2 giugno del 1944, quando il partigiano si trova a Ballabio per attaccare un presidio fascista nella sede della Colonia ferroviaria. Viene colpito con una raffica di mitra e dopo di lui viene ferito gravemente un altro partigiano.
In margine all’iniziativa, da segnalare qualche protesta per la situazione viabilistica ingenerata stamattina – a detta di qualche ballabiese – dal corteo con conseguente via Confalonieri chiusa per un breve periodo.
“Chiudete la strada per il corteo, ok, ma provare a dare indicazioni ai milanesi che sono tutti finiti in via d’Azeglio, no?” – si chiede retoricamente una residente -. Un cartello davanti alla tabaccheria con la deviazione magari sarebbe utile, prima che si incastrino tutti qui”.
RedPol