BALLABIO – Il maestro di Primaluna Gianmichele Brena protagonista del progetto musicale alle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo Lecco 2 Don Ticozzi, realizzato per tutte le primarie del Comprensivo e anche alle scuole dell’infanzia grazie ai docenti di potenziamento che la scuola ha voluto dedicare alle attività artistiche, in particolare a musica e arte. Una bellissima iniziativa che non ha voluto far mancare l’esperienza e la cultura artistica nelle scuole del territorio con particolare attenzione ai più piccoli proprio perché si sa “che questa è l’età migliore per l’apprendimento musicale!”. Un programma che ha mirato a gettare solide basi all’indirizzo musicale che nella scuola secondaria ha delle sezioni particolarmente dedicate.
A Ballabio Gianmichele Brena, assieme alle insegnanti, ha voluto proporre al Parco Grignetta un momento significativo di condivisione dell’attività musicale al termine del lavoro durato tutto l’anno scolastico presso le classi quarte e quinte della scuola primaria. Un breve ma intenso momento condiviso anche coi compagni delle classi prime, seconde e terze che, per mancanza di disponibilità di personale, sono purtroppo rimaste fuori dal piano musicale proposto.
Il concerto tenuto dai bambini, organizzato seguendo ancora scrupolosamente le disposizioni anti-Covid della scuola, ha visto i piccoli cimentarsi col canto e i ragazzi con gli strumenti musicali. Le ristrettezze normative hanno obbligato a molte esiguità: via gli strumenti a fiato, limitazioni e distanze per il canto, attività di movimento ben limitate. Nonostante tutto questo, tutti hanno seguito con attenzione e profitto le numerose lezioni di musica che si sono articolate dal mese di settembre al mese di maggio, sprofondando nell’universo musicale e immergendosi nell’esecuzione di diverse proposte, didattiche ma anche oltre.
Le classi quinte si sono dedicate all’esplorazione del mondo ritmico, non disdegnando le teorie, ma soprattutto praticando i numerosi gruppi ritmici e il loro intreccio sempre molto coinvolgente. La pratica con lo strumentario Orff, di cui la scuola è davvero ben fornita, ha dato la possibilità di cimentarsi con diversi strumenti. Maracas, sonagli, triangoli, legnetti, tamburi di ogni foggia, nacchere e quant’altro era a disposizione ed è stato messo in uso per l’esplorazione sonora, inizialmente, ma anche per la realizzazione di accompagnamenti semplici ma attraenti.
Le classi quarte si sono dedicate più specificatamente alle melodie, ovvero verso tutto ciò che la voce poteva intonare, sfruttandone tutte le caratteristiche, dal parlato al recitato, dal declamato al cantato. Lo strumento più praticato è stato il metallofono, in alternativa al flauto dolce. Un’esperienza curiosa che, dalle piccole note, magari anche poche, dei primi passi ha portato i ragazzi all’esecuzione con tutto lo strumento al completo.
Tornando al momento musicale, il tempo dedicato alle singole performance, per classi o anche in ensemble, è stato arricchito anche da una mini-lezione volante che ha coinvolto palco e platea nello studio di un canto e nella sua immediata esecuzione orchestrale: un vero tripudio di partecipazione di tutti gli allievi della scuola.
Nei giorni successivi, immersi nella natura e a suon di musica gli alunni delle classi quinte hanno incontrano i futuri primini sempre al Parco comunale.
“Ci mancava la gioia e l’entusiasmo che i ragazzi sanno tirar fuori nei momenti migliori. Ci mancava lo stare insieme e il fare belle cose insieme, sentendoci parte di qualcosa d’importante – commenta il maestro Brena – Un giusto coronamento a un anno ancora un po’ segnato dalle difficoltà e dal timore ma un anno che ha aperto alla speranza che si può ricominciare e ricominciare bene”.