Dopo Ballabio sta avviandosi al capolinea anche la piccola Morterone? I motivi sono diversi ma l’ombra del commissario prefettizio é sullo sfondo. Era risaputo che fin dalle problematiche elezioni dell’ottobre scorso la macchina comunale si fosse più volte inceppata a causa della conclamata assenza di personale e per il susseguirsi di scossoni anche a livello politico, con la febbrile ricerca di un segretario comunale ma non ha aiutato neppure il cambio di assessori ogni due per tre e relativi assestamenti che evidentemente non sono mai terminati. Per sindaco e compagni la crisi é dietro l’angolo?
L’aria di montagna é senz’altro fresca e fina, a Morterone, ma in certi momenti deve essere pesante e irrespirabile se in pochi resistono più di qualche settimana.
Circola voce nel paesello che in tal caso il buono e volenteroso Pesenti ci riproverebbe a riprendere in mano le redini e il governo dell’enclave Morteronese, in questo coadiuvato anche dai residenti che gli hanno già manifestato sostegno e consenso pur di non correre ancora il rischio di veder soccombere il loro paese, che potrebbe prima o poi essere fagocitato dal comune capoluogo che non disdegnerebbe affatto di potersi “allargare” da quelle parti. Ma l’Antonella é in agguato.
Domani sera il consiglio comunale discuterà il bilancio di previsione e si incontrerà con la popolazione ma se come al solito il numero legale sarà assicurato praticamente solo dai sempre presenti componenti della Lista Gay, c’é da chiedersi dove siano finiti i consiglieri della lista del sindaco che lo hanno lasciato solo dopo aver vinto le elezioni. Da allora sono uccel di bosco e hanno lasciato tuot seul il sindaco, rimanendosene comodamente a Casargo e Crandola Valsassina.
Salvo le sempre lodevoli eccezioni. Erbacce al cimitero a parte.
Un morteronese