BALLABIO – Dopo la conferenza stampa “Monstre” dell’altra sera, stemperati gli evidenti imbarazzi di sindaco e compagni, è calato un silenzio così pesante che sembra non essere mai esistito nessun caso “Barech”. Sembra. In realtà il sindaco si sta preparando non senza patemi d’animo ai prossimi appuntamenti amministrativi che ci diranno chi resterà in piedi e chi dovrà anzitempo fare le valigie.
Il clima è infatti pesante e l’aria irrespirabile soprattutto a livello di rapporti personali ormai irrimediabilmente compromessi.
Fatti loro, certo, ma noi ballabiesi abbiamo il sacrosanto diritto di avere un’amministrazione che ci governi al netto di ripicche personali e piccinerie che al paese fanno solo danno e non solo dal punto di vista dell’immagine che non è tutto ma non era mai scesa così in basso nel quotidiano percepito di noi onesti cittadini.
Se il Bussola non se la sente più di proseguire il mandato, dopo essere stato spedito poco dignitosamente dietro la lavagna da un certo geometra Butti che a Ballabio neppure sappiamo chi è, si guardi allo specchio e prenda le decisioni conseguenti senza trascinarci in una guerretta di ripicche con gli ex amici, i cosiddetti “consiglieri ribelli”, che pur hanno delle ragioni e difendono l’Ambiente. Le porteranno comunque avanti, in maggioranza o molto più probabilmente dall’opposizione. Si scambino le informazioni e si aggiornino se vogliono trovare un accordo.
Amministrare e fare politica vuol dire confrontarsi anche duramente ma su basi chiare e poi decidere per il bene del Paese, piccolo o grande che sia.
Dopo la farsa di lunedì mi pare invece che la trasparenza sia rimasta la Cenerentola della situazione. Incombe infatti sul dibattito “Barech” ma anche sui rapporti fra i contendenti quel “non detto” sui colloqui che certamente sono intervenuti con la ditta che vorrebbe costruire un mega capannone di 7000 mq, oggi come nel 2017, quando il sindaco era Consonni e Bussola il suo fido scudiero.
Le posizioni e i rapporti di forza si sono invertiti e le rispettive informazioni le conoscono solo i diretti interessati ma finché non saranno condivise con la popolazione continuerà ad aleggiare su questa operazione speciale un’aura di incertezza e di mistero che oggi si percepiscono sulla piazza e non fanno bene alla trasparenza ma in un prossimo domani, c’è da scommetterlo, la verità completa sul pratone salterà fuori con i toni accesi della vicina campagna elettorale.
Meglio dirlo adesso che tanto prima o poi si saprà lo stesso e chi perderà la faccia perderà anche la fiducia della nostra gente e di sicuro non vincerà le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale che non sembrano molto lontane.
Lettera firmata