BALLABIO – L’abbiamo scritto ieri in articolo specifico, se ne discute in paese ma soprattutto ora una frase molto significativa da parte del gruppo rimasto fedele al sindaco Bussola fornisce la conferma (implicita) di una prospettiva che oggi appare molto più che una lontana eventualità: la maggioranza rischia di implodere se i “ribelli” intorno all’ex prima cittadina Consonni terranno duro sulla partita del ‘Barech’ e dunque l’ipotesi di elezioni anticipate si fa seria.
Cosa scrivono, proprio al termine dell’intervento pubblicato in tarda mattinata da BN, i 5 consiglieri e due assessori rimasti intorno a Bussola, oltre a quest’ultimo? “Il gruppo continuerà ad operare affinché il sindaco e l’amministrazione comunale di Ballabio possano lavorare per ciò cui gli elettori ci hanno dato fiducia”. Parole che segnalano la precarietà della situazione, richiamando il voto (del 2020) e con quella forma verbale “possano lavorare che lascia intendere come, oggi, l’opera del governo Bussola sia resa difficile dal contrasto di Consonni, Pedrazzini e Pirovano.
Si spaccherà definitivamente, il gruppo di ‘Nuovo slancio’? Non è facile dirlo, eppure il livello dello scontro è in questo momento altissimo e vanno aggiunti particolari significativi che i cronisti di Ballabio News hanno raccolto nelle ultime ore. Intanto il clima, l’atmosfera che si respira nella sede municipale dove a quanto pare le facce sono tirate e la sensazione è quella di un certo sconforto; poi voci raccolte intorno al precario gruppo di maggioranza riportano di una lontananza mai così percepibile tra i due sindaci di ieri e oggi – con l’esponente leghista in carica dal 2015 al ’20 che avrebbe rifiutato un recente confronto tra tutti gli “ex amici” della lista da lei fondata anni fa.
Oggi insomma la febbre è altissima. Serviranno massicce dosi di calmanti o forse – scenario ipotizzato dai più attenti osservatori della politica ballabiese – una trattativa tra Bussola e Consonni, del tutto possibile se non addirittura “scritta” fin dall’inizio.
RedPol