COMBI ARIALDO AL BARECH, SCOPPIA LA “GUERRA” NELLA MAGGIORANZA? SUL PAESE DECIDE LA REGIONE

BALLABIO – Passata nelle comunicazioni del sindaco Giovanni Bruno Bussola in consiglio comunale come un’operazione pressoché definita, positiva e con ricadute gioiose per l’intera Ballabio, l’operazione che prevede l’edificazione di un grosso capannone per lo sviluppo della Combi Arialdo nell’area del ‘Barech’ in via per Morterone rischia di diventare una vera e propria bomba – le cui detonazioni potrebbero avere pesanti riflessi anche sulla maggioranza che governa il Comune.

La contrarietà della ex sindaca leghista Alessandra Consonni (già manifestata a suo tempo, vedi nostra anticipazione di febbraio  in materia) ora si manifesta in tutta la sua evidenza e sembra fare proseliti, incrinando la solidità del gruppo di Bussola & C. Accanto alla stessa prima cittadina tra il 2015 e il 2020, potrebbe infatti schierarsi almeno un altro consigliere della lista che comanda in municipio, mentre il giornale “di famiglia” di Consonni (lo dirige il marito, in precedenza era firmato proprio da lei) titola “Largo ai Tir in via per Morterone” segnalando polemicamente come non risulti che il “rischio delocalizzazione” della Combi “sia nell’agenda delle organizzazioni sindacali” e definendo Bussola “motivato sostenitore” dell’operazione.

Ancora, il ‘corriere’ consonniano avanza dubbi e perplessità sull’impatto per la comunità della realizzazione della nuova fabbrica “su uno degli ultimi pascoli (o ex pascoli) rimasti”, il transito dei Tir, il “carico veicolare di autotreni ed autoarticolati”,  gli espropri che saranno necessari e la “compensazione” per il consumo di suolo verde promessa dalla ditta interessata all’edificazione del capannone e all’allargamento della strada.

Insomma, una mina vagante per la stabilità della maggioranza, che fa il paio con le prime proteste da parte di ballabiesi – residenti non solo nella zona interessata – per un’operazione che pare mettere ancora una volta in contrasto sviluppo economico (privato) e ambiente.

Di più: per fare il tutto, servirà variare il PGT, che non prevede a oggi l’esistenza di attività industriali nel pratone del ‘Barech’ e infine come noto proprio lì sotto – per rendere agibile e “morbido” il fondo della parte dedicata ai cavalli – una quindicina di anni fa venne posata una grande quantità di materiale contenente rame; quest’ultimo, con le piogge, si è certamente ossidato diventando con ogni probabilità rifiuto nocivo.

  La Combi Arialdo, oggi

In municipio paiono essere consapevoli di tutto, ma altrettanto chiaramente Bussola e i suoi fedelissimi tirano dritto: “Un accordo di programma con la Regione supera il PGT” emerge dalla rosea villa comunale, ma il fatto costituirà una variante che andrà ratificata dal consiglio, mentre dell’inquinamento dell’area l’impresa è informata e quest’ultima, sempre secondo fonti interne all’amministrazione “si è impegnata a bonificare, cosa non fatta da nessuno in questi anni”.

RedPol