MORTERONE – La strada Provinciale per Morterone quando diventerà più sicura? Chi controlla che i carichi in transito siano proprio quelli previsti per la SP 63? Avendo percorso e ripercorso la Ballabio-Morterone, anch’io ho potuto constatare come il fondo stradale sia in più punti logoro e consunto: è la logica conseguenza dell’incessante lavorio degli agenti atmosferici durante tutti questi anni, solo parzialmente mitigati dai non frequenti interventi di manutenzione. Se a questo si aggiunge che non risulta, neppure allo scrivente, che vengano effettuati continuativi e puntuali controlli sul carico complessivo trasportato dai mezzi che vi transitano sia di giorno che di notte, non c’è poi da meravigliarsi che lo stesso fondo della SP 63 sia in condizioni non ottimali. I controlli magari saranno anche stati fatti ma degli esiti non ne abbiamo mai avuto notizia.
Della serie: se qualcuno prende multe salatissime anche per sovraccarico lo si viene subito a sapere, soprattutto in un paese piccolo piccolo. O no?
Ancora oggi continuo a frequentare la strada per salire sul Resegone, a volte partendo dal sentiero vicino alla Forcella d’Olino e perciò la conosco bene. Ho letto buone notizie nelle scorse settimane su Valsassinanews e ho saputo dei discreti finanziamenti gentilmente concessi per migliorarla e renderla più sicura al passaggio. Un’altra cosa che balza all’occhio è lo stato di precarietà in cui versano anche i vecchi e sgarrupati ponticelli che si incontrano sul tragitto che certamente non gradiscono eventuali sovraccarichi e tantomeno li gradiranno dopo i lavori di miglioria che sono oggi in fase di programmazione. Rinforzarli o rifarli del tutto che senso avrebbe, senza poi tutelarli con gli indispensabili controlli?
Ricordo che fin dai primi anni 2000, ai Tavoli territoriali che si tenevano al Pirellino lecchese, le schede relative alla Sp 63 prevedevano precise indicazioni al riguardo della Ballabio-Morterone ma se dopo una quindicina di anni siamo soltanto al finanziamento dei primi progetti mi chiedo quanto tempo ci vorrà per vederli realizzati in concreto. Se lo chiede anche chi abita tutto l’anno in paese che è proprio stanco di attendere quanto è stato più volte promesso ma non ancora mantenuto.
Nel rapporto di monitoraggio del giugno 2009, infatti, già si elencavano i provvedimenti necessari alla messa in sicurezza di questa strada provinciale, fra i quali spiccavano la realizzazione di improbabili e da noi mai visti Ombrelli paraneve ma anche alcuni tratti di più utili gallerie paravalanghe/paramassi per proteggere gli utenti della locale viabilità che taglia i ripidi versanti della montagna. Qualche ombrello paraneve effettivamente é stato costruito ma le slavine hanno subito e intelligentemente imparato a “dribblarli” ma la neve, mi dicono i bene informati, continua a infilarsi nei soliti e conosciuti canali e dunque a cadere sulla strada.
Era senz’altro meglio fare dei robusti paravalanghe nei 9 punti critici a suo tempo censiti con certezza dagli amministratori comunali, leggi sindaco Giampietro Redaelli.
Oltre ai 200.000 euro necessari per gli “ombrellini”, si ipotizzava già allora una spesa di altri 5.000.000 euro (diconsi/cinquemilionidieuro!!) per la “messa in sicurezza della SP 63 Ballabio-Morterone” ma purtroppo quei soldi sono rimasti nelle buone intenzioni e si sono persi ben prima di arrivare all’imbocco della strada dei sogni Morteronesi: diversamente, dal 2009, il problema sarebbe sostanzialmente migliorato se non definitivamente risolto e non saremmo ancora qui a parlarne.
Claudio Baruffaldi