BALLABIO – Molto partecipato il funerale di Cristina Comi. La generazione dei cinquantenni ballabiesi presente. Perché lei, come il marito Franco, è sempre stata attiva nelle iniziative sociali del paese. Cristina non era persona da prima fila, ma quando si trattava d’impegnarsi era pronta. Fu tra le frequentatrici del Centro Sole, il primo punto di incontro per bimbi in paese pre-scuola materna. Era autogestito da mamme agli inizi degli anni Duemila, al villaggio Monsignor Piccioni. Un mettersi insieme quasi casuale, dal quale nacque in seguito il Pianeta dei sogni.
“Cristina, c’eri sempre e lasci un vuoto difficile da colmare” hanno ricordato le amiche alla commemorazione. E davvero con il suo agire e il suo mettere a disposizione il proprio tempo, Cristina Comi ha dato tanto a Ballabio.
Per lei il parroco don Benvenuto Riva prendendo spunto dalle letture dall‘Apocalisse 21, 1, 5 e e il vangelo di Luca a cavallo tra il 23 e il 24, ha puntato l’omelia su tre punti: il volto di Cristo rivolto a terra così vicino al dolore sofferto da Cristina nel corso della sua malattia, “un mistero che nessuno di noi può scandagliare”; la riunione in cielo tra i beati e infine la grande forza avuta in questo ultimo periodo, una forza espressa nella fede.
RedBN
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