MILANO – La pandemia ha acuito il bisogno sempre più spiccato di attività all’aria aperta, ha fatto riscoprire il piacere del contatto con la natura. In una regione che conta il 41% della superficie montuosa, i lombardi hanno riscoperto la montagna e gli sport alpini puntando su un turismo lento e rispettoso che, se valorizzato da politiche mirate, può diventare un fattore competitivo per il territorio, soprattutto alla luce della crisi che il comparto sciistico sta vivendo anche a causa delle precipitazioni nevose sempre più scarse.
È un quadro da tenere in considerazione quando si parla dello stato dell’arte del turismo invernale, nel quale si inserisce il dossier Nevediversa 2022 redatto da Legambiente, che annualmente ha l’obiettivo di illustrare le condizioni di impianti da sci dismessi o abbandonati e