LIENZ (A) – Lienz, una località che riveste un ruolo importante per la 25enne sciatrice di Ballabio Roberta Melesi. Il suolo austriaco ha tenuto a battesimo l’esordio in Coppa del Mondo della ragazza nel dicembre 2018, per lei un 45esimo posto in gigante, e l’altro giorno sullo stesso tracciato di Lienz Roby ha ottenuto il suo miglior piazzamento di sempre tra le big (23esima in gigante) nella massima rassegna internazionale. In precedenza la miglior prestazione era stata conseguita a Solden, ancora tra le porte larghe, e in quella circostanza eravamo nel 2019 quando la fatina bionda dello sci lecchese si era classificata 24esima. Tornando all’attualità, nonostante il buon risultato ottenuto l’atleta delle Fiamme Oro (20esima dopo il primo tracciato) nel finale della seconda manche ha “balbettato”, mandando in fumo un probabile atterraggio nelle quindici.
Una carriera iniziata allo Sci Club Lecco sin da bimba, poi l’avventura al Radici e le prime convocazioni nel team Italia. Da ricordare il secondo posto nella classifica generale della Coppa Europa 2019, oltre ai tanti successi nelle categorie minori. Come nelle migliori famiglie non sono mancati gli infortuni; il più grave sicuramente quello avvenuto nel novembre del 19 durante la preparazione a Copper Mountain in Colorado, una forte distorsione ad entrambe le ginocchia la tennero ferma per un intero anno. Carattere da guerriera, Melesi non si arrese e nonostante altri piccoli ma fastidiosi intoppi fisici, riuscì a tornare in sella decisa a vincere la sua battaglia personale con la malasorte e i risultati si stanno vedendo.
Raggiunta al cellulare durante il viaggio che la riportava in Italia, insieme al preparatore atletico della nazionale femminile Marcello Tavola conosciuto sin dai tempi dello sci Lecco, Roberta spiega: “Sono contenta di come è andata. Non dimenticate che era la mia prima trasferta così lunga, restare lontano per oltre due mesi dai propri affetti non è semplice”.
Comunque un passo in avanti, aver partecipato a una serie di gare di Coppa del Mondo dimostra la grande fiducia riposta dei tecnici azzurri nei tuoi confronti.
“Giusta considerazione, però ho ancora molto da migliorare e insieme alla squadra cercherò di trovare la dovuta continuità di risultati”.
A proposito di team, campionesse del calibro di Goggia, Brignone, Bassino, ma anche Elena Curtoni quali consigli ti hanno dato?
“Onestamente nessuno, devo essere io a rubare i trucchi del mestiere durante gli allenamenti”.
Quindi niente amica del cuore…
“Direi di no, l’importante è che siamo, e credo si veda, un gruppo unito dove si rema nella stessa direzione, tutte belle compatte a caccia di risultati positivi”.
Domanda scontata; pregi e difetti sugli sci…
“Per quanto concerne i pregi, forse l’essere bella tosta determinata in gara e non. Per la seconda opzione dico che ho davvero molto in cui migliorarmi, magari avessi solo una lacuna da smussare”.
Se parlo di te in ottica Olimpiadi e di Pechino 22, resto nel seminato…
“Concretamente no, a meno di sorprese ritengo sia difficile per la sottoscritta far parte della spedizione italiana. Se invece entriamo nel mondo dei sogni, invece tutto è possibile; io cercherò di dare il massimo e ritengo che ogni atleta abbia un sogno a cinque cerchi nel cassetto, ecco se questo mio massimo sarà sufficiente per andare in Cina bene, nella circostanza avversa nessun problema ci mancherebbe altro”.
Fai parte del gruppo polivalente – supergigante, libera e gigante – ma quale delle tre discipline prediligi?
“In realtà anche se in gigante ho raggiunto i migliori risultati, non ce n’è una preferita, lavoro su tutte per cercare di migliorarmi in ognuna di loro. Lo slalom? Mah per ora lo lascio da parte, in futuro vedremo”.
E ora un periodo di meritato riposo, dopo i botti dell’ultima meta prefissata Maribor.
“Sì staccare anche se per pochi giorni la spina e festeggiare insieme ai miei cari ritengo sia di basilare importanza – una volta ricaricate le batterie l’otto di gennaio tornerò in pista in slalom in quel di Maribor”.
(notizia dell’ultim’ora: la gara è stata cancellata per le alte temperature – che rendono impraticabile la pista).
Un pensiero su Marcello Tavola.
“Non può essere che positivo, ritengo sia stata e continui ad essere tra le persone più importanti , lo conosco da quando eravamo entrambi allo Sci Club Lecco e se sono arrivata in Coppa del Mondo sicuramente una parte del merito è anche sua”.
Alessandro Montanelli