DON BENVENUTO COMMENTA LE LETTURE: SESTA DOMENICA DI AVVENTO

Oggi siamo invitati a custodire in noi sentimenti di ammirazione e di riconoscenza, di stupore e di meraviglia di fronte al grande avvenimento che ci viene annunciato dalle parole dell’angelo Gabriele. La scena che abbiamo ascoltato nel Vangelo di oggi è stata rappresentata infinite volte da grandi pittori che presentano i due personaggi principali di questa scena: l’angelo Gabriele e Maria. Eppure sono proprio loro che orientano la nostra mente e il nostro cuore al vero protagonista: DIO! E’ di Lui che parla l’angelo, è a Lui che Maria si affida in totale disponibilità e con fiducia. DIO è colui che manda il suo angelo Gabriele proprio a Nazareth, un villaggio senza alcuna importanza della regione di Galilea, anche questa chiamata in senso piuttosto dispregiativo ‘Galilea delle genti’. E lo sguardo si Dio si posa su una coppia di giovani fidanzati, Giuseppe e Maria, che erano legati da una promessa di matrimonio. E’ Dio che volendo fare cose grandi sceglie persone umili e semplici, sconosciute al mondo. E’ Dio che guardando Maria dice: “Questa è la figlia che volevo, la mia creatura perfetta perché veramente docile e fedele, questa mi piace veramente!”.

Questo è il significato delle parole dell’angelo: piena di grazia! Ma Maria è così perché DIO l’ha creata e poi l’ha curata in ogni modo, l’ha aiutata, l’ha fatta crescere, l’ha illuminata, ha formato il suo carattere buono, mite, umile, leale. Dio è colui che è sempre stato vicino a Maria e sempre le sarà vicino. “Il Signore è con te! Hai trovato grazia presso Dio!”. DIO, chiamato ALTISSIMO, si manifesta a poco a poco come Colui che ha un Figlio! E questo Figlio, che sarà chiamato Figlio dell’Altissimo, viene donato proprio a lei, a Maria, che lo concepirà nel suo seno! In questo modo il SIGNORE DIO fa capire che Lui mantiene la Parola data: aveva fatto una promessa all’antico re Davide e ora è giunto il momento di metterla in atto. Era la promessa di dargli un figlio che avrebbe regnato stabilmente e per sempre! E così DIO si manifesta come il vero Signore della storia: chi, su questa terra, può pretendere di avere un regno senza fine quando noi vediamo che tutti i regni e gli imperi prima nascono e crescono, alcuni facendo cose buone e altri facendo più danni che bene, ma poi tutti cadono? Di fronte a queste cose così grandi possiamo capire il turbamento di una giovane donna come Maria! E qui appare un’altra grande novità: lo SPIRITO SANTO di cui tanto spesso hanno parlato anche gli antichi profeti, lo Spirito mandato da Dio, lo Spirito di Dio che rende fecondo il seno di Maria. Uno Spirito potente perché suscita la vita ma anche uno Spirito dolce e avvolgente come una nuvola : “Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra”.

 

DIO è colui al quale tutto è possibile perché Dio è il Vivente, Dio crea la vita, Dio dona la vita a chi vuole, quando e come vuole. Ecco allora un segno incoraggiante di questa forza di vita: Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio. Dunque DIO si manifesta a poco a poco e con molta delicatezza e rispetto per Maria e per noi tutti. Fa così perché vuole suscitare una risposta libera da parte nostra.

Quel giorno DIO ha cominciato a manifestarsi come Padre e Figlio e Spirito Santo, come un infinito mistero d’amore! E questo infinito mistero di Dio, che nella storia umana ha sempre suscitato anche paura e addirittura terrore, sceglie una via semplice e perfino debole per manifestarsi a noi tutti: prendere un corpo fisico come il nostro! E questo corpo lo prende da una donna, di nome Maria, che così sarà sua mamma. E’ la via della maternità che è la stessa via attraverso la quale noi tutti siamo venuti al mondo. E’ una via che suscita gioia e magari anche turbamento, come in Maria, ma certamente non paura e terrore.
Maria ha superato il suo turbamento affidandosi completamente a Dio e alla sua volontà, senza conoscere nulla del suo futuro. L’avrebbe conosciuto in futuro, a poco a poco, in tutta la sua bellezza e anche in tutto il suo dolore. Ma si è fidata di Colui che l’ha creata e l’ha amata infinitamente. E questa strada della fede e dell’affidamento a Dio sia anche la nostra strada di vita.

Don Benvenuto Riva
Parroco di Ballabio e Morterone

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