BALLABIO – Solo un miracolo è riuscito a salvare la vita a 4 persone e a un intero quartiere di Ballabio. Questo pomeriggio a seguito di un guasto sulla linea elettrica, un piccolo blackout velocemente riparato (in parte), c’è stato il rituale giro delle cabine Enel (e-distribuzione) per il controllo finale, ma giunti all’altezza di quella di media e piccola tensione, ospitata in un giardino condominiale di via Fiume, per i quattro operatori c’è stato un autentico soprassalto. Aperto il buco, sono stati investiti da un fortissimo odore di metano.
Prontamente avvisati tutti del pericolo, sono intervenuti nell’immediato i Vigili del Fuoco saliti da Lecco: alle 16:30 via Fiume nella parte alta non era più accessibile. Le famiglie più vicine si erano allontanate autonomamente.
Sul posto sono arrivati gli specialisti di LeReti (gruppo ACSM-AGAM), con la strumentazione necessaria per l’individuazione della perdita. E alcune squadre dell’Enel incaricate a ripristinare la rete una volta messa in sicurezza l’area.
Per una lunghezza di 15 metri, sotto l’asfalto della via tutto era intriso di metano. Perfino i muretti di cinta dei giardini ne emanavano l’odore.
È iniziata quindi la “caccia alla fuga di gas” con vari saggi sulla strada, compresa una buca di un metro e mezzo nelle foto sottostante, e poi vari fori, qualche decina – probabilmente una trentina.
A sorvegliare i lavori il sindaco di Ballabio Giovanni Bruno Bussola, affiancato dalla Protezione Civile del nucleo comunale e da quella provinciale, il tutto sotto l’osservazione di una centrale di emergenza localizzata a Roma.
Data la vasta area di sottosuolo in cui si è diffuso il metano, l’ipotesi più accreditata è che il problema fosse presente da giorni. Solo la casualità del black out elettrico, che non dovrebbe essere correlato alla perdita, ha permesso di scoprire in tempo questa “bomba” ad orologeria innescata. Non si può dire che via Fiume sia una strada secondaria, visto che ospita la scuola materna, uno dei due cimiteri ed è un varco di accesso per il parco che unisce Ballabio inferiore con Ballabio superiore.
A disposizione cinque camere nell’albergo locale per quelle famiglie che non hanno luogo alternativo, dove trascorrere la notte fuori casa – perché ancora alle 22:40 di sera l’origine di questa mega fuga non era stata trovata. Mentre la pioggia sempre più intensa e fredda sta interessando la zona.
Nel frattempo, per le abitazioni ancora prive di corrente elettrica e al freddo, c’è purtroppo da aspettare: appena il metano si sarà “diradato” nella cabina interrata, i tecnici Enel potranno scendere per ridare energia alle case ancora al buio. Fortunatamente, diverse di queste appartengono a non residenti – una famiglia giunta oggi per il week-end, constatata la situazione, ha fatto dietrofront.
Ora la parte alta della via resta interdetta alla circolazione e appare quasi “bombardata”, piena di buche aperte alla ricerca del gas. La situazione resterà emergenziale fino a quando il punto di origine della perdita non sarà individuato.
Il consiglio è di segnalare sempre qualsiasi odore sospetto. Anche se ci troviamo all’aperto.
Sul campo c’è la squadra dei Vigili del Fuoco che ha preso servizio alle 20, sostituendo quella che era arrivata in precedenza. Continueranno a lavorare tutta la notte assieme ai tecnici di LeReti e alla ditta edile che sta operando.
AGGIORNAMENTO ore 00.00: la perdita è stata alfine individuata. Si trovava sotto la strada due metri più a monte rispetto alla cabina Enel, nella parte sottostante della condotta del gas, un buco piccolo.
Fine del pericolo, i Vigili del Fuoco ritornano alla base, in via Fiume restano i tecnici Enel che finalmente riusciranno a terminare il lavoro sospeso nel pomeriggio e quelli di LeReti incaricati di riparare la rottura. Entrambi i gruppi illuminati dalle fotoelettriche della Protezione civile.
N. A.