BALLABIO CONFERISCE LA CITTADINANZA AL MILITE IGNOTO. IL DISCORSO DEL SINDACO AL CIPPO

BALLABIO – Dopo la funzione delle 10 a San Lorenzo, celebrata senza particolare solennità dal parroco di Ballabio (e neo parroco di Morterone) don Benvenuto Riva, nella festa di Cristo Re alla presenza delle autorità civili guidate dal sindaco di Ballabio Bruno Bussola, militari e delle associazioni del paese per l’anniversario del IV Novembre, Festa della Vittoria nella Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate e nel centenario del Milite Ignoto, alcuni dei presenti si sono recati al monumento dei Caduti di tutte le guerre di via Confalonieri per il tradizionale momento di ricordo.

Dopo un discorso di circostanza, il sacerdote ha benedetto il cippo dei Caduti con la recita del Padre Nostro, quindi è stata la volta del primo cittadino di Ballabio Bruno Bussola.

“Care concittadine, cari concittadini, autorità civili e religiose, rappresentanti delle associazioni, il 4 Novembre 2021, giornata dell’Unità Nazionale e delle forze armate, è una ricorrenza importante in quanto anche il centenario del milite ignoto. – ha esordito il Sindaco Bussola – Al termine della prima guerra mondiale si contavano ben 200.000 tra dispersi e vittime sacrificate e si decise di trovare un simbolo che esprimesse il dolore e il sacrificio di un intero popolo. Nella Basilica di Aquileia il 28 Ottobre 1921 furono allineate 11 bare coperte dal Tricolore: contenevano i resti di 11 soldati non identificati provenienti dai campi di battaglia più cruenti quali Montegrappa, Isonzo, Cadore, Gorizia, Rovereto. La scelta di affidare tra le 11 bare quella del Milite Ignoto venne affidata a Maria Bergamas, madre di un sottentente caduto nel 1916, un uomo che, sebbene nato entro i confini dell’impero austroungarico, scelse di combattere per il tricolore. La bara del Milite Ignoto adagiata su un fusto di un cannone e riposta su vagone ferroviario percorse lentamente 5 regioni, 120 stazioni ferroviarie, 800 km tra due ali di gente fino all’arrivo a Roma. Persone di tutti i ceti sociali, parteciparono in ginocchio, in silenzio, con dolore”.

“Il Milite Ignoto, sepolto a Roma sotto la statua della dea Roma all’Altare della Patria al Vittoriano, non rappresenta un elogio alla guerra, una glorificazione della morte. Tutt’altro! Il Milite Ignoto è un soldato di cui non si conosce il nome ed il cognome, in cui nessuno e quindi tutti possiamo riconoscerci. È per questo che il Consiglio Comunale di Ballabio ha fortemente voluto conferire la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto – Medaglia d’Oro al valor militare. Voglio fare un appello al Ministro Luciana Lamorgese affinché ristabilisca, così come è stato fino al 1976, il giorno di festività del 4 Novembre. Ho scelto di trovarci oggi, la domenica successiva al IV Novembre, perché una cerimonia senza banda, senza coro, senza una forte partecipazione della cittadinanza non avrebbe reso onore ai nostri caduti. Oggi più che mai, noi italiani, abbiamo bisogno di riscoprire il valore della Patria, del sacrificio, della dedizione per un ideale. Senza tutto ciò la nostra vita perde significato.”

I video della celebrazione: