MORTERONE – Da La Stampa di Torino a La Sicilia, Morterone (anche se troppo spesso viene storpiato in Monterone) è su tutti i giornali d’Italia. Il motivo è l’interesse del movimento per i diritti gay verso il Comune più piccolo d’Italia che ha presentato una lista per le prossime elezioni del 3 e 4 ottobre. “Ho scelto di candidarmi a Morterone perché non volevo far chiudere il Comune, commissariarlo e portarlo all’estinzione. In queste settimane parlerò con i residenti per ascoltare le loro volontà” così dichiara Andrea Grassi, 32enne originario di Grottaglie (Taranto) e trapiantato in bergamasca.
“Quanto accaduto a Morterone – dichiara però Fabrizio Marrazzo, portavoce Partito Gay per i diritti LGBT+, Solidale, Ambientalista e liberale – ci lascia sbalorditi. Sino alle 12 eravamo l’unica lista presentata, ma dopo lo scadere del termine ministeriale si è presentata un’altra lista che non doveva neanche essere protocollata, ed invece è stata protocollata ed ammessa. Chiedo l’intervento della Ministra Lamorgese per far ripristinare la legalità, la lista presentata fuori tempo non può essere accettata”.
“Probabilmente c’era stato un accordo per non far candidare nessuno – prosegue Marrazzo – e far morire il piccolo comune, invece la nostra scelta di valorizzare Morterone, applicando la nostra politica di valorizzazione dei borghi che devono essere luoghi dove nessuno se ne deve andare perché discriminato o perché manca lavoro, ha rotto gli equilibri della politica locale ed è spuntata la candidatura fuori tempo. Per l’inclusione e ripristinare la legalità serve un partito come il nostro che sarà presente anche nelle liste delle grandi città come Roma, Milano, Torino e Napoli”.
Marrazzo si riferisce a ‘Morterone Insieme’, lista dell’avvocato lecchese Dario Pesenti che già ieri aveva spiegato come ben prima di mezzogiorno si trovasse al Municipio di Morterone ma trovandolo chiuso ha ricevuto dalla segretaria comunale l’invito a presentare le liste in Comune a Ballabio. I tempi tecnici per percorrere i 15 chilometri di strada e i documenti sono stati depositati. Per questo la commissione elettorale ha ritenuto valida la candidatura.
RedPol
LA VICENDA, RACCONTATA IERI
MORTERONE, UNA LISTA LGBT PER IL COMUNE PIÙ PICCOLO D’ITALIA. LO SFIDANTE BUSSA IN RITARDO?