BALLABIO – Partiamo dalle notizie buone (più o meno): grazie al “sacrificio” degli automobilisti stamattina nella loro autentica odissea nel traffico, alle proteste, agli articoli di BN e alla reazione da parte del Comune di Ballabio, il cantiere in atto (“sorto” dal nulla senza uno straccio di preavviso) cambierà metodo e soprattutto durata: previsti inizialmente circa 5 giorni di lavoro, alla fine le opere potrebbero concludersi in due giornate circa.
E fin qui gli aspetti diciamo così “abbastanza positivi”. Ma certamente tutto il resto è da dimenticare e soprattutto da non replicare mai più: che nel 2021 possa verificarsi una situazione caotica è fastidiosa come quella patita stamattina da migliaia di persone è fuori dal tempo e dalla logica.
Cosa è successo? Telecom commissiona a una impresa di lavori stradali la risistemazione dell’asfalto dopo la posa (che a suo tempo aveva già causato notevoli difficoltà alla circolazione) dei cavi della fibra ottica nel tratto urbano ballabiese della Provinciale della Valsassina. La Artifoni Spa, che fino adesso non risulta aver mai lavorato in questo zona, attiva un cantiere non tenendo conto di alcuni usi entrati nella pratica da tempo, in particolare c’è questo semaforo collocato in mezzo al cantiere che regola (male) l’accesso verso Ballabio provenendo dalla Valle.
Perché la quantità dei veicoli è certo superiore rispetto a quella di quanti fanno il percorso inverso. Ma in generale le modalità dei lavori crea questo imbottigliamento clamoroso, che porta a ritrovarsi addirittura a Pasturo in una fila fermissima con almeno un’ora di ritardo per chi sta andando a lavorare verso Ballabio soprattutto la pianura.
Il tutto, senza che nessuno avesse dato comunicazione di quanto stava per accadere – al di là delle modalità del cantiere. Arrabbiatissimo in questo senso il sindaco di Ballabio Giovanni Bruno Bussola che conferma di non aver trovato alcunché al protocollo: in buona sostanza l’amministrazione provinciale non ha comunicato al municipio di Ballabio l’avvio del cantiere. E non basta: nessuna comunicazione è arrivata nemmeno ai giornali, che solitamente fanno opera di “filtro” in modo da avvisare per tempo chi si deve mettere in strada di quello che può succedere.
Morale, stamattina la gente si è sorbita code inenarrabili e soprattutto non sapeva nemmeno per quale motivo si trovasse in quel bordello.
Possiamo modestamente chiedere che tutto questo non abbia ad accadere mai più?
Lo facciamo, ma purtroppo con la sgradevole sensazione che non andrà così.
BN