Quando si parla di sicurezza sul lavoro, è utile prendere in considerazione tutte le potenzialità offerte dalla formazione esperienziale, che si apre a orizzonti inediti: il che è vero a maggior ragione se si pensa a ciò che è accaduto nel 2020 e alla notevole accelerazione che è stata impressa alla formazione a distanza. Il mondo del lavoro sta andando incontro a un cambiamento radicale dovuto non solo all’esternalizzazione dei processi produttivi, ma anche all’innovazione tecnologica. Due ulteriori fattori che hanno determinato una spinta decisiva sono l’ingresso di persone con culture diverse nel mondo del lavoro e il decentramento produttivo.
La formazione per la sicurezza sul lavoro
Vengono a crearsi, pertanto, inediti fattori di rischio lavorativo, che mettono in risalto la necessità e il valore di una formazione appropriata dedicata agli stessi. La normativa in questo ambito nel corso degli ultimi anni si è evoluta prestando una crescente attenzione alla questione della sicurezza sul lavoro; e così l’argomento principe della prevenzione è diventato la formazione. Per giungere al concretizzarsi della sicurezza reale c’è bisogno di un cambiamento di carattere culturale che coinvolga tutti gli attori in gioco: ecco perché non si può prescindere da una formazione adeguata di chiunque abbia a che fare con la gestione della sicurezza sul posto di lavoro.
Le domande da porsi
A tal proposito, vale la pena di chiedersi se almeno una parte delle morti e degli infortuni che si verificano sul posto di lavoro non debba essere attribuita a un sistema di formazione che si rivela poco incisivo: in effetti, questo è lo spazio in cui la formazione esperienziale diviene importante. Il numero di infortuni sul lavoro attuale è ancora troppo elevato per poter essere ritenuto accettabile. Può essere utile rendere le sanzioni più aspre, ma ciò da solo non basta se non si interviene anche sulle modalità di formazione, magari meditando sul livello di efficacia garantito da quelle che sono state erogate fino a questo momento.
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Le valutazioni da compiere
Le attività professionali che vengono svolte giorno dopo giorno dovrebbero essere messe al centro dell’attenzione da parte della formazione dedicata alla sicurezza sul lavoro. I lavoratori sono a tutti gli effetti parte del processo di produzione, ed è insieme a loro che dovrebbero essere identificati e valutati i rischi che si riscontrano nella realtà lavorativa di riferimento. Ciò consentirebbe, tra l’altro, di studiare le condotte più adatte per favorire la rimozione di tali rischi, o comunque per tenerli sotto controllo. Le competenze mancanti potrebbero, poi, essere integrate, grazie alla collaborazione tra le parti sociali, le associazioni e gli istituti, oltre che tramite i numerosi corsi di formazione che vengono sviluppati e proposti da vari enti.
Quali sono gli obblighi normativi
Un’offerta formativa di tipo low cost è il risultato dell’imposizione degli obblighi relativi alla formazione che deriva dalle norme sulla sicurezza sul lavoro. Il problema è che le caratteristiche di questa offerta in molti casi non si allineano con le effettive esigenze dei soggetti coinvolti. Gli standard di qualità dell’offerta formativa non sono stati innalzati nemmeno con i paletti che sono derivati dalla normativa relativa ai parametri di selezione degli insegnanti. Non va sottovalutato il fatto che in molti casi ci sono categorie di lavoratori che non hanno la possibilità di usufruire dei corsi di formazione. Altre volte, questi sono ideati senza che si tenga conto della cultura di provenienza dei destinatari o delle loro competenze linguistiche.
Quando serve la formazione esperienziale
Questo è uno dei motivi per i quali già nei sistemi scolastici deve essere garantita la formazione esperienziale: i bambini prima e gli adolescenti poi devono essere guidati verso la conoscenza, così che possano capire quanto la sicurezza sul lavoro è importante. È solo in questo modo che si possono modellare adulti in grado di affrontare il lavoro con un approccio nuovo e disposti a prendere parte alla creazione di una cultura della sicurezza appropriata. È evidente che serve una formazione già precedente all’entrata nel mondo del lavoro, tale da garantire da un lato le fondamentali conoscenze di base e dall’altro lato tutte le competenze tecniche che servono per proteggere la sicurezza di tutti.