Quanto vale la fiducia che un papà e una mamma hanno nei propri figli? Tantissimo! E’ come un motore che dà loro forza e coraggio per superare ostacoli e ottenere i più bei risultati. Questo vale per il rendimento scolastico normale e vale per le occasioni speciali. Durante l’anno scolastico ci sono gare di danza, competizioni sportive, concerti di canto e di musica ai quali bambini e bambine si preparano con cura. Insomma questi figli devono esibirsi in pubblico e far vedere quanto valgono e che cosa sono capaci di fare. Per loro, sapere che i genitori sono in mezzo al pubblico e sono pronti ad applaudirli, è molto incoraggiante. E naturalmente i genitori sono fieri che i loro figli sappiano fare quelle cose. Tutto questo è evidente e non è necessario spiegarlo. Bisogna semplicemente viverlo e nelle famiglie più semplici tutto questo accade. Se questo vale per le nostre famiglie vale anche per quella famiglia grandissima che è l’umanità intera il cui Padre è Dio!
Oggi vediamo appunto tutta la gioia e la fierezza di Dio Padre nell’avere un Figlio così bello, così grande, così forte e coraggioso, e anche così buono, docile e obbediente come Gesù! La sua coraggioso, e anche così buono, docile e obbediente come Gesù! La sua voce è risuonata dal cielo quando Gesù è uscito dall’acqua del fiume Giordano. Vi era entrato per sottomettersi al gesto rituale della purificazione operato da Giovanni il Battista. Non sappiamo quanta gente fosse presente in quel momento. Forse un gruppetto di persone, forse qualche decina. Ma per noi è importante che un uomo come Giovanni abbia detto: “Io ho visto, io ho sentito e posso testimoniare che Lui è il Cristo, il Messia, Colui che aspettavamo!”.
La voce che si è sentita dal cielo ha detto: “Tu sei il mio Figlio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento!”. Parole che erano rivolte a Giovanni, ai presenti in quel momento ma nell’intenzione erano rivolte all’intera umanità, a tutti noi! Quelle parole che sembrano così semplici in realtà hanno una densità davvero straordinaria. Dire: TU SEI IL MIO FIGLIO, L’AMATO è un chiaro riferimento alle parole che l’antico profeta Isaia aveva scritto secoli prima a proposito del figlio-servo docile e obbediente che è passato attraverso grandi sofferenze da innocente. Non si è lamentato, non si è ribellato, ha sopportato tutto con infinita pazienza per attirare a sé i suoi fratelli che siamo tutti noi. Quelle parole del Padre sono la chiara indicazione a Gesù della strada che era davanti a Lui: la strada del dolore innocente e redentore nella piena fedeltà al Padre e nella piena condivisione delle nostre sofferenze e della nostra morte. Ma al termine di questo cammino di dolore si vede di nuovo la luce e si entra nella vita che durerà per sempre. E questo avverrà non solo per sé ma per tutti quelli che lo ameranno e lo seguiranno, per tutti noi!
A quelle parole ne ha fatte seguire altre: IN TE HO POSTO IL MIO COMPIACIMENTO! Che è come dire: la strada è difficile ma io ti sarò sempre vicino e so che ce la farai perché sei forte e ho piena fiducia in te. Sono contento di avere un figlio come te!
Il vangelo dice che, subito dopo queste parole, Satana si è presentato a Gesù per cercare di distoglierlo da quella strada così difficile e in fondo anche un po’ inutile. Infatti per attirare a sé tutti gli uomini basterebbe cibo abbondante per tutti, un po’ di salute e un po’ di divertimento! In realtà a Satana non interessa niente della vita di noi uomini. Lui che si è ribellato a Dio stava cercando di convincere anche Gesù a ribellarsi a Dio. Ma Gesù ha rifiutato con forza quelle tentazioni e ha iniziato con coraggio la strada che lo avrebbe portato alla morte e alla risurrezione, in piena adesione alla volontà del Padre.
Ricolmato di Spirito Santo Gesù inizia la sua missione tra le folle del popolo di Israele: guarirà i malati, insegnerà con verità la via dell’amore e della pace, tanti si opporranno alle sue parole e al suo modo di fare ma lui non cederà mai alla tentazione di usare la forza della violenza e della menzogna. I suoi nemici un giorno lo uccideranno ma Lui morirà da innocente e questa sarà la sua vittoria: è la vittoria del bene sul male.
E così attira tutti noi sulla stessa via e ci dice che noi non siamo solo pance da riempire e menti da distrarre con un po’ di divertimenti, siamo figli, intelligenti e liberi che, se vogliamo, possiamo percorrere la via dell’amore verso i nostri fratelli e verso Dio che riconosciamo nostro Padre.
Così oggi facciamo memoria anche del nostro Battesimo: abbiamo ricevuto lo Spirito Santo che ha fatto di noi figli prediletti come il figlio Gesù e anche a noi il Padre dice che si compiace di noi come si compiace del Figlio suo Gesù!
Don Benvenuto Riva
Parroco di Ballabio
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