PIANI DEI RESINELLI – Sarà perché i famosi quattordici tornanti rischiano di rendere la salita un tantino poco agevole. Sarà perché fa freddo, o perché il 2020 è finito e quindi tanto vale chiudere un occhio – o magari due.
Fatto sta che ai Piani Resinelli quest’anno di rosso c’è stata solo la condizione allarmante della spazzatura e delle strade. Alla faccia di rifugi, bar e ristoranti chiusi, la gente si è riversata a frotte nelle seconde case perché, si sa, il Covid a Capodanno non c’è mica – e se c’è se ne sta casa col piatto di lenticchie.
Il 2021 ai Piani Resinelli tutto sommato è iniziato bene: sepolti dai rifiuti (non rimossi e ovviamente non differenziati) e dalla neve (che è stata spalata solo stamattina 2 gennaio alle cinque), i locali si sono armati di pale e santa pazienza, mentre i villeggianti furbetti sono miracolosamente riusciti a dileguarsi nel nulla lasciando la ridente località, come sempre, al completo sbando.
Per fortuna l’idea di suddividere la zona in quattro comuni funziona benissimo, se non altro perché, quando c’è un problema, basta accusarsi a vicenda: se è sempre colpa di qualcun altro, alla fine non è mai colpa di nessuno. Quindi, perché parlarne?
Sofia Bolognini