BALLABIO – Nessuna risposta, ancora, alle tre interrogazioni presentate dai consiglieri di minoranza Manuel Tropenscovino, Luca Goretti, Manuela Deon e Luca Volpe nel corso della seduta del consiglio comunale dello scorso 10 ottobre. Scadeva oggi – appunto a un mese data – il termine statutario dei 30 giorni entro cui rispondere. A proposito di questo, nel corso dell’ultimo consiglio che si è tenuto a porte chiuse venerdì, è stata approntata una modifica a un comma del regolamento, quello che prescriveva come, in caso di presentazione di interrogazioni, fosse il sindaco a doverle leggere all’assemblea: da questo momento il sindaco potrà invitare chi ha presentato la domanda a leggerla di fronte al consiglio.
Come si ricorderà, una delle tre questioni presentate lo scorso 10 ottobre era stata scritta in dialetto, e solo al momento della seduta consiliare corredata della traduzione in italiano. Il sindaco Giovanni Bruno Bussola, giudicando il gesto della minoranza una provocazione offensiva, per tutta risposta si era limitato a stracciare il foglio, rifiutandosi di leggere all’aula l’interrogazione.
“Abbiamo deciso di astenerci dalla votazione – spiega Emanuela Deon – perché riteniamo che non sia un buon segnale cambiare le regole in base a situazioni particolari che si presentano, che facevano sicuramente riferimento alla discussione del primo consiglio”.
S. P.