BELLANO – Prosegue settimanalmente la rubrica affidata alla pedagogista clinica Claudia Ferraroli. Da qualche tempo ormai si parla di outdoor education, ovvero la possibilità di fare educazione all’aperto per scuole ed università. I luoghi in cui si può fare questo tipo di esperienza possono essere il cortile o il giardino della scuola, una fattoria, un parco, un bosco, in riva al fiume o al mare, in montagna etc.
I benefici di questo tipo di proposta sono largamente dimostrati: stare all’aperto migliora la salute dei bambini, per esempio aumentando il livello di vitamina D, aumenta le capacità visive, induce maggior movimento e di conseguenza abbassa l’incidenza di obesità, stress, rabbia ed aggressività. Il cervello viene continuamente ossigenato con ricadute positive sull’attenzione e le capacità osservative. Promuove le competenze sociali ed emotive, favorisce un apprendimento di tipo esperienziale. Induce nelle giovani generazioni una maggior cura verso l’ambiente, favorisce il gioco creativo.
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Rubrica. Pedagogia, i benefici dell’educazione all’aria aperta