BALLABIO – L’abbraccio di Ballabio a Fiorenzo Corti, classe 1955 stroncato da un male incurabile. Numerosi gli amici, oltre ai parenti, ai funerali nella chiesa di San Lorenzo e ad accompagnarlo infine nell’ultimo saluto, al cimitero di Ballabio Inferiore. Fabbro in pensione, Corti lascia la moglie Elisa Donghi, le due figlie e il fratello Emilio.
Tantissima gente a salutare Fiore, il mondo valsassinese degli Alpini c’era tutto, compresa la sezione di Lecco.
I funerali sono stati celebrati nella parrocchiale di S. Lorenzo, grande ma non abbastanza per contenere tutte le persone arrivate per l’ultimo saluto all’alpino “andato avanti” nell’estate del distanziamento sociale.
Più in alto, tra i boschi della Valgranda un’altra chiesa, questa più piccola ha sorvegliato il funerale di colui che si prese in carico l’idea di Casimiro Ferrari e insieme al al Pep Locatelli, al Pedrin Invernizzi e Peppino Goretti si diede da fare per erigerla, tra raccolte di fondi e lotterie. Parliamo della chiesetta degli Alpini, frutto degli sforzi delle penne nere dell’ANA ballabiese, alla fine degli anni Settanta.
Il 2020 si sta portando via uno dopo l’altro i protagonisti di una stagione importante per il nostro paese, foriera di grandi cambiamenti. Quando la gente si rimboccava le maniche e si prestava in maniera concreta per migliorarlo.
Forse era perché lo si sentiva fortemente proprio.
Un onore darsi da fare.
Fiorenzo Corti è stato tumulato a Ballabio Inferiore, accompagnato dall’onore e dall’affetto dei commilitoni. Tra gli ultimi a lasciare il camposanto la mamma ultra novantenne, presente alle esequie.
RedBN