BALLABIO – In un clima di ritrovata gioia per essere nuovamente insieme dopo mesi di lontananza, con una semplice e intima cerimonia di consegna dei diplomi conseguiti con “successo” dopo aver frequentato i tre anni della scuola dell’infanzia -ma purtroppo senza la tradizionale recita di fine anno scolastico – è terminata l’attività della scuola materna paritaria “San Gioacchino al Castello”, di ispirazione cattolica e carisma canossiano.
Nel caldo pomeriggio Alice, Elia, Beatrice, Agnese, Giada Joe e Federica, i sei bambini più grandi, hanno ritrovato le maestre Isa e Ezia, Madre Eleonora, Madre Tina e la cuoca Roberta e insieme hanno ripercorso le diverse tappe del viaggio intorno al mondo intrapreso a settembre. Accompagnati dal pesce Arcobaleno, personaggio simbolo di quest’anno, hanno attraversato terre lontane e sconosciute, varcato confini reali e fantastici per conoscere il nostro meraviglioso mondo, grande e rotondo. Un mondo abitato da grandi e piccini, mondo di mamme, papà e bambini. Un mondo fatto di tanti paesi, piccoli, piccoli o molto estesi, diversi per lingua e usanze…
Nei volti dei presenti era visibile l’emozione ma anche la tristezza di coloro che sapevano che sarebbe stato l’ultimo atto ufficiale di una realtà educativa tra le più antiche del paese (istituita nel 1953), sempre considerata una ricchezza per tutti.
Le ragioni di questa chiusura le ha sottolineate la Responsabile Educativa della scuola madre Miriam Campisi: la sensibile riduzione degli iscritti negli ultimi anni dovuta al calo delle nascite, alla crisi economica che ha condizionato fortemente le possibilità di scelta delle famiglie, le scuole statali sono gratuite, non hanno una retta, a differenza delle Paritarie, l’inadeguato finanziamento dello Stato alle scuole Paritarie in Italia, il cambiamento del tessuto sociale anche nel nostro paese, l’invecchiamento e la scarsità delle suore che potevano integrare il lavoro svolto delle dipendenti. Per poter proseguire l’attività anche con un numero ridotto di iscritti, sono state tentate diverse soluzioni, ma nessuna ha portato ad un risultato concreto ed immediato. C’è molto rammarico e tristezza fra le diverse componenti della scuola per questa chiusura. E’ certo che uno strumento vivo e vitale come quello della scuola dell’infanzia del Castello, costantemente sostenuto dalla passione educativa e dall’azione pedagogica delle insegnanti, non sarà più a disposizione della nostra comunità di Ballabio. Fare scuola non è solo istruire, è un modo di vivere e far crescere quell’alleanza educativa che nasce dalla passione per l’altro e per il suo bene: una passione che chiede tanta pazienza, fedeltà e fiducia ma che restituisce cuori aperti al vero, al buono e al bello della realtà che ci circonda. Sono certa che il cammino fatto insieme ai tanti bambini che in questi anni hanno varcato le porte della nostra scuola non andrà perduto perché in educazione ogni gesto, ogni parola, ogni singolo sguardo, rappresenta quel piccolo granello di senapa pronto a diventare, secondo la promessa evangelica, una pianta dai rami così grandi “che gli uccelli vi si possono posare”.
La maestra Ezia