DON BENVENUTO COMMENTA LE LETTURE DELLA 5ª DOMENICA DOPO PENTECOSTE

La storia di Abramo è riassunta in queste poche parole della lettera agli Ebrei che abbiamo ascoltato nella seconda lettura: “Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava”. Per noi Abramo non è soltanto l’antenato di tutti gli Ebrei. Noi lo consideriamo spiritualmente anche il nostro padre nella fede perché vediamo in lui l’uomo che per primo ha creduto in quel Dio che gli si è rivelato e che tramite lui ha formato un popolo da cui è nato Cristo, il nostro Salvatore. La sua storia è anche la nostra storia. Non soltanto perché discendiamo da lui ma anche perché Dio ha fatto con noi le stesse cose che ha fatto con lui.

“Abramo chiamato da Dio …” . Anche la nostra vita è iniziata con la chiamata di Dio. Nel giorno del nostro Battesimo il nostro nome è risuonato vicino al fonte battesimale: l’acqua che fa nascere la vita, l’olio profumato, la luce, il candore della veste bianca: piccoli segni che rimandano a realtà meravigliose e future. Ad Abramo, ormai vecchio e senza figli, era stato promesso non solo un figlio ma una lunga e gloriosa discendenza che avrebbe dimorato in una terra ricca e feconda. Anche a noi viene promesso qualcosa di infinito, di bellissimo, di grandioso. Ecco come Gesù nel Vangelo ce ne parla usando diverse immagini: trovare consolazione dopo il pianto, avere in eredità la terra, ottenere finalmente giustizia, vedere Dio, “Rallegratevi ed esultate perché grande è la vostra ricompensa nei cieli”, “Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro!”, “Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna”, “Bene, servo buono e fedele, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone” “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il Regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo”.

“Abramo obbedì, partendo … senza sapere dove andava”. La fede di Abramo è tutta qui, in questo partire abbandonando la sua terra ma senza sapere dove andava. La meravigliosa realtà futura come la terra di sua proprietà e uno o tanti figli: di tutto questo non vedeva nulla! Qui sta anche tutto il dramma della sua fede che può essere anche il dramma della nostra vita, se abbiamo veramente deciso  di seguire la voce di Dio. C’è il rischio di essere presi per pazzi, c’è il rischio di essere dei sognatori che sperano in qualcosa di impossibile, c’è il dubbio di avere sentito male la chiamata di Dio che chiama a cose troppo grandi, c’è il sospetto che Dio non sia fedele alle promesse perché aspetta troppo a mantenerle o forse non è capace di mantenere tutto. Infatti capita spesso che chi segue la voce di Dio viene messo alla prova e invece della luce trova il buio, invece della gioia trova la sofferenza,e la tentazione di abbandonare tutto può essere molto forte. Tutto sembra diventare molto difficile, non solo ma anche molto strano  e addirittura irragionevole e senza un po’ di buon senso e di educazione.

Gesù sembra essere così nel Vangelo che abbiamo letto. A una persona generosa e buona che voleva seguirlo Gesù dice: “Guarda che non c’è niente da guadagnare, seguendo me, non ho niente da darti!”. A un altro che è disposto a seguirlo ma sta facendo il funerale del proprio padre dice:”Lascia stare!” A un altro che lo sta seguendo ma va a salutare i suoi familiari dice: “Non vai bene!”. Ma allora chi potrà mai seguirlo? Chi può rispondere alla sua chiamata? Non ci rimane che una strada: interrogare i testimoni, persone che hanno veramente risposto alla chiamata di Dio a diventare credenti in lui, ad affidare a lui la propria vita, a vivere la vita nello stile della obbedienza alla sua volontà. Potremmo chiedere a ciascuna di queste persone: Ma tu cosa hai trovato? Cosa hai guadagnato seguendo la voce di Dio e cercando di fare la sua volontà? Cosa hai guadagnato vivendo da persona cristiana, discepola di Cristo? Tu sei una persona felice? Collezioniamo un po’ di risposte e alla fine ciascuno tiri le sue conclusioni.

Don Benvenuto Riva parroco di Ballabio

 

Don Benvenuto Riva
Parroco di Ballabio

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