BALLABIO – Lo scorso anno le sole apparecchiature con tecnologia Awp hanno reso allo Stato 1,9 milioni, 442mila euro per il Lotto. Ma quanto vale il settore scommesse nel Comune di Ballabio? Non poco. A confermare la sensazione sono i numeri ufficiali diffusi dall’Agenzia dei monopoli, rielaborati dall’agenzia stampa Agimeg, che indicano come lo scorso anno nel Comune siano state effettuate giocate per almeno 3,2 milioni di euro. Una cifra che – divisa per 4mila anime circa – si traduce in una media di circa 800 euro spesi per ogni residente.
In assenza di apparecchiature di tecnologia Vlt, in questo quadro, la parte del leone la fanno i terminali Awp (l’acronimo sta per Amusement with prizes) che erogano vincite in denaro fino a un massimo di 100 euro con un euro al massimo per ogni singola giocata. Le Awp incorporano una scheda di gioco certificata dall’Agenzia delle dogane che stabilisce le percentuali di vincita, comunque mai inferiori al 68 per cento rispetto alle giocate (il dato viene calcolato su 140mila partite). Nel 2019 per queste macchinette sono passati ben 1,9 milioni di euro ed è facile immaginare – sulla base della percentuale citata – quale sia la cifra “restituita” ai giocatori e quale quella incassata dallo Stato (e solo in minima parte dai concessionari).
Al secondo posto dei giochi più gettonati troviamo quindi le lotterie istantanee, che negli scorsi 12 mesi hanno reso allo Stato circa 740mila euro, ma da questo conto è escluso il “vecchio” gioco del Lotto che – da solo – ha raccolto a Ballabio circa 442mila euro. Mentre il Superenalotto vale complessivamente circa 82mila euro. Cifra rilevante anche per le scommesse sportive a quota fissa, che hanno registrato giocate per 67mila euro. Molto distanziati troviamo, quindi, tutti gli altri “prodotti” del settore del gambling nei punti di gioco fisici. Winforlife, infatti, ha raccolto solo 2.400 euro, una cifra simile a quella di Eurojackpot (2.200 euro). Le lotterie tradizionali, come la Lotteria Italia, infine, valgono solamente 1.200 euro. Ma sono da segnalare anche 5.400 euro per i giochi classificati come “comma 7, lettera a” che comprende ad esempio “le gru, le pesche verticali o orizzontali di abilità”.
Fin qui i dati ufficiali, o meglio: i numeri di quanto monitorabile su base locale. Ma va precisato comunque che in realtà la cifra complessiva del gioco on line, anche a Ballabio, è molto maggiore. Perché a quei 3,2 milioni di euro si aggiunge una cifra – non precisata – proveniente dal gioco legale on line. I casinò virtuali richiamano infatti quotidianamente milioni di utenti in tutto il mondo, attirati dalla possibilità di giocare a qualsiasi ora del giorno e della notte, seduti comodamente sul divano di casa (al fresco o al calduccio, a seconda della stagione) e anche dal cellulare. Un mondo che – con l’epidemia di Coronavirus – non ha conosciuto particolare crisi ed anzi ha aumentato in maniera significativa la propria quota di mercato all’interno del settore scommesse. I casinò on line in cui è lecito giocare, lo precisiamo in chiusura per dovere di cronaca, sono solo quelli autorizzati da Aams.