RICORDO DEL ‘BERTO’, INTELLETTUALE AUTODIDATTA. POESIA, LINGUA RUSSA, AMORE PER BALLABIO…

BERTO SCAIOLI da videoi bnBALLABIO – Se n’è andato anche il Berto, Alberto Scaioli, il cultore e custode del dialetto ballabiese. Un intellettuale autodidatta, appassionato di dialetti. Per noi e per le generazioni future ha lasciato il “piccolo vocabolario commentato italiano-ballabiese” redatto assieme ad Antonio Colombo, sotto la regia e lo stimolo di Fabio Colasanti. Poeta, le sue composizioni rigorosamente in dialetto, sono raccolte in un libretto (“I Puesij del Bertu“). Aveva partecipato a delle manifestazaioni di poesia dialettale, ricevendo spesso dei riconoscimenti.

copertina libro Bertu

BERTO SCAIOLI 1PAveva tre passioni: lo studio, la caccia e la montagna. “Quando eravamo piccoli, ogni domenica ci portava ai monti, soprattutto d’estate, quando mappava il territorio, per poi tornarci d’inverno alla caccia”, ricorda la figlia Cinzia, volto noto all’edicola di Ballabio inferiore.

Ed è proprio la passione venatoria che gli fa incontrare il russo: “Non voleva dipendere dall’interprete, quando andava lì a cacciare”. Gli furono regalati cassette e dizionario per apprenderlo. In anni non molto lontani, questo era un modo comune per imparare o approfondire una lingua straniera. Lui ci si buttò a capofitto.

Alberto Scaioli a caccia

Alberto Scaioli e TeresinaNel 2002 viene a mancare la moglie Teresina Negri e dopo un po’ di tempo nella vita di Bertu entra la compagna Tania, una dolce ucraina. Con lei s’immerge nella lingua russa e impara a scriverla.

“Fino alla scorsa settimana mio padre ha continuato a tradurre romanzi e libri sia dall’italiano al russo che viceversa. I suoi fogli riempiti da una scrittura minuta sono ancora lì sul suo tavolo”, prosegue Cinzia.

BERTO SCAIOLI LEGGENON è una vittima del Covid19, iniziò a non stare bene alla fine dello scorso anno. È mancato in casa propria, dopo un secondo e breve ricovero. Lucidissimo ha chiesto di poter morire nel suo letto. E così è stato, ma il Coronavirus che non lo ha toccato come malattia, lo sta inseguendo ora a stravolgere i riti della sepoltura.

Anche per lui non ci sarà funerale, solo una benedizione in cimitero. A un orario neppure preciso. “Dovrebbe essere intorno alle 14:30 di domani” spiega la figlia Cinzia.

copertina piccolo vocabolario ballabieseRitorna ai momenti della redazione del ‘piccolo vocabolario’ Luca Goretti ex sindaco: “Berto lo scrisse; non è proprio un dizionario in senso stretto, più che altro si tratta di un commentario sul nostro dialetto. Antonio Colombo s’impegnò a riprodurre in forma scritta, attraverso gli accenti e le dieresi, le sfumature fonetiche. Loro mi passavano foglietti manoscritti e io li trascrivevo al computer. Scoprimmo che molte parole venivano pronunciate in maniera diversa a Ballabio superiore e inferiore. Ad esempio tempesta con e aperta in una zona del paese e chiusa nell’altra”. Di quegli incontri è rimasta la traccia indelebile. “Amava il suo paese e sapeva contagiare gli altri con la sua passione. Persona bella e sensibile, era testimone della crescita di Ballabio fin da prima della guerra”.

Ballabio perde un uomo che l’ha omaggiata, un individuo riservato ma dolce, che donava un aperto sorriso quando lo s’incontrava.

La redazione di Ballabio News porge alla famiglia le proprie più sentite condoglianze.

N. A.

 

Sopra: pagine del vocabolario commentato e in alto il libro di poesie del ‘Bertu’
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