BALLABIO – C’è la crisi, ok. Ma che l’oggetto delle attenzioni dei ladri (“specializzati“, in questo caso) siano le coperture metalliche dei tombini posti lungo le strade è davvero un brutto segno. Gli episodi segnalati alla nostra redazione riguardano in particolare il collegamento da Ballabio ai Piani dei Resinelli, dove sarebbero diversi i furti specifici di questo genere.
La conferma arriva dal Comune capofila del Consorzio dei Resinelli (Abbadia Lariana, nella foto il sindaco Roberto Azzoni): “Mettiamo il tombino, ci rubano il tombino… sulla strada per i Resinelli sono già una decina quelli spariti e subito riposizionati dal nostro Consorzio”.
E per la cronaca, una volta “rimessi su” ecco che si segnalano già tre nuovi colpi. Il paradosso è che trattandosi di materiale posto su suolo pubblico – che dunque richiede una determinata resistenza – si tratta pure di attrezzature abbastanza costose per le casse degli enti locali (tecnicamente in “classe 4 “), ma naturalmente la resa economica per chi li ruba risulta molto limitata.
Il Consorzio ha segnalato i fatti al Comune di Ballabio, anche in vista di una possibile denuncia alle forze dell’ordine relativa all’accaduto.
Resta il danno e pure, in particolare per chi si muove su due e quattro ruote, il rischio: inevitabile l’appello alla massima attenzione nel percorrere la tortuosa strada con 14 tornanti che mette in collegamento l’abitato di Ballabio con i Resinelli: anche se i tombini rimangono a lato della carreggiata, meglio raddoppiare la prudenza.
RedCro