PRIMALUNA – È ormai di dominio pubblico grazie soprattutto alle informazioni che circolano sul web la notizia dell’obbligo di microchippare i gatti a partire dal primo gennaio 2020. Facciamo quindi un po’ di chiarezza sull’argomento; prima di tutto bisogna tener presente che tale norma, stabilita dal Piano Regionale di Sanità Pubblica Veterinaria, riguarda esclusivamente i gatti nati dopo la data indicata o che vengono adottati o acquistati successivamente ad essa, quindi il provvedimento non coinvolge gli animali che risiedono in casa gia’ da tempo. Fino ad ora era obbligatorio esclusivamente per i gatti che viaggiavano all’estero o di razza, oltre che ai soggetti di colonie riconosciute ai quali veniva applicato dall’Asl.
Il microchip tuttavia, risulta estremamente utile nei felini che escono spesso di casa, in quanto rappresenta l’unica vera tutela in caso di smarrimento; capita spesso infatti, che gatti investiti o che hanno subito traumi vengano portati dal veterinario da persone che li hanno trovati per strada, e lo stesso non sempre riesce a rintracciare poi il proprietario d’origine, per non parlare di quelli che vengono “adottati” da persone che li trovano e li credono abbandonati.
Tale dispositivo, che viene inoculato sottocute tramite una speciale siringa monouso, non provoca che un leggero fastidio (simile a una comune iniezione) al momento dall’applicazione e ha un costo che si aggira intorno ai 35/50 euro; nonostante tale obbligo sia attualmente in vigore però va detto che le cose potrebbero cambiare: è stato infatti depositato un ricorso presso il Tar del Lazio che potrebbe decidere di modificare la norma o addirittuta annullarla, pertanto si attendono ulteriori chiarimenti.
dott.ssa
Maria Cristina Soggetti
Ambulatorio Veterinario della Valsassina
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Immagini da maxizoo.it e drviclasgaravatti.it