Il Natale di Gesù è vicino, il bambino sta per nascere! E noi ora che cosa facciamo? Sappiamo bene che quando nasce un bambino nelle nostre famiglie tutti lo guardano e lui diventa il centro dell’attenzione al punto che si rischia di mettere da parte la madre. Noi oggi vogliamo guardare con immenso affetto e con tutta la nostra attenzione la Madre, Maria.
Però con alcune domande che sono presenti nella nostra mente e nel nostro cuore: chi è veramente questa donna? Questa Madre? Cosa sta succedendo in Lei e attraverso di lei? E’ proprio una nascita come le altre o c’è qualcosa di veramente straordinario? Guardiamo questa donna, Maria, ma con la consapevolezza ben precisa, da tenere sempre desta: siamo di fronte a un grande mistero, a qualcosa di incredibile e inaudito, qualcosa che nessuna mente umana avrebbe mai potuto inventare! Questo mistero è per noi il centro della storia dell’universo, è Dio stesso che è diventato uomo e ha cominciato così come cominciano tutti i bambini che nascono nel mondo: invisibile embrione che cresce di giorno in giorno fino a diventare un corpo completo, pronto ad uscire dal seno della madre, pronto cioè a nascere e venire alla luce di questo mondo.
Tutta l’umanità, in ogni angolo della terra, ha sempre sentito una speciale spinta verso l’infinito, verso qualcuno che ha dato origine alla nostra vita, verso qualcuno che la guida o in qualche momento le è avverso, qualcuno da tenere buono con sacrifici e offerte, insomma qualcuno da tener buono perché ci dia un po’ di sicurezza in questa vita.
Noi siamo cresciuti in quella fede che ci ha detto: quello che voi cercate è questo qui. È questo bambino! Ma un bambino è esattamente il contrario di ciò che cercavamo: cercavamo qualcuno di infinitamente grande e invece è racchiuso tutto nel seno di una donna, cercavamo qualcuno forte capace di combattere le nostre battaglie e vincere i nostri nemici e invece ci troviamo davanti un bambino piccolo e fragile come tutti i bambini, cercavamo qualcuno paragonabile a una forza invincibile e invisibile e invece abbiamo qui un bambino in carne e ossa, che piange e dorme!
Questo è veramente un mistero! Davanti a questo mistero si può reagire in diversi modi:
o dicendo: me ne vado, se mi dicono che questo è Dio, un Dio così non mi interessa, è inutile, un Dio così piccolo non mi può aiutare in alcun modo, io ho ben altri interessi e ben altri problemi da risolvere, ci penserò da solo.
O dicendo: assolutamente no, non può essere. Questo è un inganno. Dio non può essere così. Dio è grande, onnipotente, infinito. Questo bambino è tutto il contrario di quello che mi hanno insegnato su Dio. Con Dio non si scherza!
Oppure dicendo: Che bel bambino! Di chi è? Chi è sua madre? Chi è suo padre? Nasce il desiderio di conoscere, di capire e infine di amare. Questa è la strada giusta. Passo dopo passo Dio stesso ci guiderà a capire la meraviglia del suo amore che si manifesta proprio in questo bambino che verrà chiamato Gesù. E questo stesso bambino diventato grande parlerà, in un linguaggio che tutti potranno capire, di quel Dio che gli uomini qui in terra affannosamente cercano, spesso ansiosamente, e altrettanto spesso azzuffandosi tra loro. Allora se il nostro cuore è semplice sgorga una conclusione felice e affettuosa verso la madre del bambino: se questo bambino è Dio, e tu lo porti in seno e tu lo partorirai, allora tu sei Madre di Dio! Che grande onore per te essere Madre di Dio! Ma solo le persone semplici e pure come i bambini arrivano a questo punto. Gli altri si lasciano prendere dalle loro filosofie e dai loro preconcetti su Dio e fidandosi troppo di se stessi e di quello che sanno o credono di sapere alla fine si perdono per strada.
Contempliamo in silenzio il Bambino nato da Maria a Betlemme e Dio approfitterà di questo silenzio per parlarci nel cuore e farci capire che Lui è solo Amore e quello che aspetta da ciascuno di noi è soltanto il nostro amore!
Libro del Profeta Isaia 62,10-63 Ecco ciò che il Signore fa sentire all’estremità della terra: “Dite alla figlia di Sion: Ecco, arriva il tuo salvatore; ecco, egli ha con sé il premio”.
Lettera ai Filippesi 4,4-9 Fratelli, siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. La vostra affabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino!
Vangelo di Luca 1,26-38 “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco. Concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo”.
Don Benvenuto Riva
Parroco di Ballabio
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Immagine Chiesadimilano.it