Innanzitutto non facciamoci spaventare da questo nuovo acronimo; scioglierlo è semplice, perché CFO non è altro che Chief Financial Officer. Forse il passaggio da acronimo a lingua inglese non rende il termine più immediato alla comprensione, per cui sarà meglio mettere in chiaro chi è e di cosa si occupa un CFO.
Chi è uno chief financial officer? Sicuramente tra le sue competenze ci deve essere la capacità comunicativa; ogni sua decisione è presa con logica e deve essere assolutamente efficace per l’azienda stessa: costruire una strategia di crescita, occuparsi degli aspetti finanziate e costruire un modello finanziario integrato non è tutto, ognuna di queste scelte e decisione deve poi essere abilmente motivata per acquisire la fiducia delle persone con cui lavora. Altra abilità, quindi, è quella di saper lavorare all’interno di un team con onestà e trasparenza e con un ottimo approccio collaborativo. Infine è indispensabile una visione a tutto tondo dell’organizzazione per cui lavoro e anche del mondo attorno a questa, in un periodo di continui cambiamenti nell’ambito finanziario è necessario rimanere vigili e pronti ad elaborare nuove strategie o prendere nuove decisioni.
Ma di cosa si occupa in pratica uno chief financial officer? L’attività del CFO è di tipo manageriale, nello specifico si tratta di un vero e proprio responsabile nella gestione delle attività finanziarie di un’azienda. Con l’arrivo delle startup, nell’ultimo decennio soprattutto, questa figura si è andata sempre più delineando divenendo quasi indispensabile risorsa per le nuove imprese. Il primo e più importante compito di un chief financial officer è, senza dubbio, quello di sovrintendere e dirigere le decisioni dell’azienda stabilendo come impiegare il capitale e le risorse per potere raggiungere in modo più efficace stabilità e successo. In soldoni si occupa della strategia di business dell’azienda.
Che sia un’azienda affermata o una startup la figura del CFO è ormai determinante per compiere un buon lavoro; è pur vero però che il suo ruolo è ancora più importante all’interno di una startup ove l’infrastruttura organizzata deve essere realizzata a partire da zero.
Un altro fondamentale aspetto che il CFO deve tenere in considerazione è dunque la gestione delle spese dell’azienda. La necessità di tenere sempre sotto controllo la spesa aziendale è molto importante per il successo e la stabilità dell’azienda stessa. Dividere il budget tra i lavoratori all’interno del team e responsabilizzare gli stessi alle diverse spese lavorative prevede un’ottima capacità comunicativa e collaborativo da parte del chief financial manager.
Riassumento il CFO ha tre compiti primari:
prepara, coadiuvato dal suo team, i report finanziari per gli azionisti, stakeholder o enti regolatori (processo che prende il nome di Reporting);
gestisce la liquidità dell’azienda organizzandola in modo che possa assolvere agli impegni finanziari e monitorare il flusso di cassa (processo definito Liquidity);
fa in modo che l’azienda ottenga più alto guadagno possibile dallle sue attività, tenendo conto dei rischi (processo noto col nome di Return on investment).
L’adattamento alla nuova era digitale conduce anche la figura del CFO a dovere indossare nuove vesti e ricoprire un ruolo ancora più strategico occupandosi di far quadrare bilanci, ricavi e investimenti IT. Ormai è scontato che egli conosca le nuove tecnologie digitali che facilitano il lavoro semplificandolo e, al tempo stesso, rendendolo più efficace. Parliamo di tecnologie come Analytics, AI e Cognitive Computing. La collaborazione con il Chief Executive Officer (CEO) e con altri settori come le Risorse Umane, è dunque necessario per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Alle competenze tecniche, cioè amministrative e finanziarie, si uniscono le nuove competenze tecnologiche e relative alla digitalizzazione: in questo modo il compito del Chief Financial Officer diviene quello di guidare l’azienda nelle decisione, monitorare le performances, gestire i rischi aziendali, definire una strategia di business aziendale e favorire il passaggio delle informazioni tra le diverse aree.