DON BENVENUTO COMMENTA LE LETTURE DELLA SESTA DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI

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“Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato”. Ringraziamo Gesù per averci dato queste parole così semplici e nello stesso tempo così importanti e dense di conseguenze! Vediamole da vicino. Anzitutto la parola “CHI…”. Gesù non dà alcuna specificazione: uomo o donna, straniero o israelita, buono o cattivo, pagano o cristiano, simpatico o antipatico, santo o peccatore, povero o ricco: tutti possono fare quello che Lui sta dicendo. La porta è aperta veramente a tutti. Nella prima lettura di oggi è stata una donna pagana, non israelita, ad accogliere il profeta di Dio, Elia. Lei si è meritata il dono di Dio, ossia il cibo quotidiano in un tempo di carestia. Pensiamo allora al numero sterminato di persone che semplicemente vengono a contatto con i cristiani, discepoli del Signore.

Persone che per la maggior parte non inizieranno nessun cammino di formazione per diventare cristiani, non si convertiranno alla fede cristiana, continueranno nelle loro abitudini di sempre, anche religiose, eppure, per il solo fatto di avere incontrato uno o più discepoli di Gesù, sono giunti anche loro a un misterioso incontro con Gesù stesso che sarà il salvatore della loro vita. E chi si sarà incontrato con Gesù, avrà realizzato l’incontro con Dio stesso. Sono tutte quelle persone  che seguono religioni diverse nate nella storia dell’umanità, ma così facendo non fanno altro che seguire il profondo anelito verso il Dio vivo e vero che è nascosto nel cuore di ogni uomo e ogni donna vivente in questo mondo. Certo non si tratta di un qualsiasi incontro. Anche due che litigano, o si odiano, si incontrano, ma non si accettano, anzi si fanno del male fino a volersi distruggere. Qui invece si tratta di un incontro di accoglienza: vuol dire aprire la porta, vuol dire mangiare insieme, aiutarsi nel bisogno, dialogare tranquillamente, saper collaborare e tante altre cose.

Quanti non cristiani in ogni parte del mondo fanno queste cose semplici e quotidiane e così arrivano anche loro, senza neanche accorgersene, ad incontrarsi con Gesù Salvatore e quindi con Dio Padre? Certo, anche loro hanno una precisa responsabilità: ci accolgono, ci stimano, collaborano sapendo che noi siamo cristiani, abbiamo fede in Gesù. Ma questo comporta anche per noi una grandissima responsabilità: è quella di non nascondere la nostra fede e il nostro amore per Gesù. Ma soprattutto questa fede e questo amore devono essere autentici, devono crescere, devono essere testimoniati nella vita quotidiana, secondo le capacità e le forze che ciascuno ha ricevuto da Dio. E’ chiaro per tutti che non ci è richiesto di fare tante cose o magari cose speciali o difficili ma semplicemente vivere facendo le cose di sempre, ma da cristiani. In questo modo le tante persone che noi incontriamo si incontrano con Gesù stesso e quindi con Dio! A questo punto è arrivata la bontà di Dio che vuole incontrare personalmente ogni essere umano! Dopo quanto è stato detto, risulta chiaro che quando Gesù dice “VOI” non si riferisce soltanto a coloro che lo stavano ascoltando e in particolare agli apostoli. Lo Spirito Santo che abbiamo ricevuto nel nostro Battesimo e quando siamo stati cresimati è Colui che abilita tutti noi ad essere apostoli. Siamo tutti noi discepoli di oggi ad essere inviati nel mondo affinché tutte le persone che ci incontrano in realtà si incontrano con Dio stesso. Notiamo poi che Gesù non dice: “Chi accoglie voi è come se accogliesse me”, ma dice semplicemente: accoglie me! Ma c’è un altro grande insegnamento che Gesù ci dona con queste parole, ed è che Lui si identifica strettamente con i suoi discepoli. Lui è il capo, noi siamo le membra e insieme formiamo un unico corpo.

E’ falso il discorso di chi dice: io certamente credo in Dio, stimo e accetto Gesù Cristo ma non accetto la Chiesa, con tutto quello che si sente dire! Gesù non accetterà mai di essere separato dalla sua Chiesa! Non può credere veramente in Dio e in Gesù Cristo colui che arriva a disprezzare la Chiesa e i cristiani dicendo: vanno in chiesa e poi sono peggio degli altri! L’esempio più chiaro ce lo dà Gesù stesso quando chiama Saulo a conversione. Non dice: “Saulo, Saulo perché perseguiti i miei discepoli?” Dice invece: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?” E’ infinitamente grande la missione che Gesù ci affida: chi ci incontra noi incontra Gesù e incontra Dio!

Primo Libro de i Re 17 , 6 – 16
Fu rivolta a Elia la parola del Signore: “Alzati, va’ a Sarepta di Sidone; ecco, io là ho dato ordine a una vedova di sostenerti”.
Lettera agli Ebrei 1 3 , 1 – 8
Fratelli, l’amore fraterno resti saldo. Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli.
Vangelo di Luca 6 ,2 7 – 3 8
Il Signore Gesù disse: “Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è profeta, avrà la ricompensa del profeta”.

Don Benvenuto Riva parroco di Ballabio
Don Benvenuto Riva

Parroco di Ballabio

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