LA LETTERA/”MAXI TAGLIO DI ALBERI SECOLARI: COSÌ BALLABIO È PIÙ BRUTTA”

È davvero triste, per chi ama Ballabio, vedere quanti sforzi si stiano facendo per renderla meno bella. Non torno sulla questione del posizionamento della cosiddetta area industriale con quei capannoni che hanno compromesso una grande fetta della parte inferiore del paese. La parabola discendente si vede anche dalle piccole cose (che poi tanto piccole non sono). Per decenni (anzi per secoli) nel giardino di una villa posta all’inizio della strettoia di Ballabio inferiore (vicino al semaforo) facevano bella mostra degli stupendi ed enormi pini (o forse abeti, non vorrei sbagliare). È con profondo rammarico e tristezza che ho visto, pochi giorni fa, che sono stati tagliati. Ora sappiamo come vanno queste cose: si dirà che erano malati o pericolosi. In realtà guardando i monconi vicino alle radici si vede un legno ancora integro e molto robusto. E poi va ricordato che in Lombardia c’è una legge che preserva quegli alberi che abbiano superato una certa età.

Perché tagliare quegli stupendi alberi centenari che caratterizzavano l’intero paese? Non mi interessa scoperchiare la questione. Non voglio conoscere il perché della decisione o chi abbia dato i permessi.

Dico soltanto, con tristezza, che la scarsa tutela di ciò che abbiamo impoverisce non solo la comunità ma anche le coscienze.

[Lettera firmata]