BALLABIO – “Ci sono tre ragazze sospette in giro, ho chiamato ripetutamente i vigili verso le 12 e non rispondeva nessuno”. La redazione di Ballabio News viene avvisata e specifica al lettore preoccupato che comunque a mezzogiorno è difficile trovare aperto l’ufficio della Polizia Locale. Ma le segnalazioni si ripetono: si parla di due-tre giovani donne, poi si aggiungono anche alcuni ragazzi maschi (a loro volta molto belli) e il tratto comune è dato dal fatto di passare per le case del paese chiedendo di poter entrare, per effettuare la lettura di luce e gas.
E si scatena la psicosi generale. Sui social esplodono ansia e vera e propria paura
“Non mi risulta che i gestori di queste utenze mandino in giro personaggi del genere per le letture” oppure “Anche in via Mazzini un ragazzo ben vestito…” e ancora “Secondo me bisogna stare attenti perché magari qualche persona anziana ci casca…”.
In realtà, citando Shakespeare, si tratta di molto rumore per nulla.
Reazione un filo isterica a fronte però di un fatto concreto: in questi ultimi giorni si sono moltiplicati i furti in casa a Ballabio – ultimo, clamoroso, il colpo nella canonica dove abita il parroco don Bevenuto Riva. E dunque qualche allarmismo ci può stare, ma a quanto pare le cose sono assai più normali.
Una società specializzata (Eni gas e luce) ha “sguinzagliato” a Ballabio così come avviene anche altrove, un gruppo di venditori porta a porta, autorizzati. Evento che fa parlare e in qualche modo discutere in una località piccola, ma che non ha alcun rischio palese – salvo quello normalmente insito in ogni legittima campagna di vendita, ovvero di trovarsi ad acquistare qualcosa che non serve o è poco consono alle proprie esigenze.
Stop.
A fare colpo è invece proprio la sensazione di insicurezza derivante dai troppi assalti alle nostre case, avvenuti ripetutamente e a poca distanza di tempo. Il che suscita allarme e come si vede anche qualche incomprensione – eccessiva nella forma ma tutto sommato giustificabile.
RedCro