LECCO – L’Assemblea degli Azionisti di Lario Reti Holding ha approvato all’unanimità, nel corso della seduta del 15 febbraio 2019, il budget per l’esercizio 2019. Il documento di previsione e pianificazione, precedentemente approvato anche dal Consiglio di Amministrazione e dal Comitato di Indirizzo e Controllo, riguarda il quarto anno di attività di Lario Reti Holding come Gestore del Servizio Idrico Integrato sull’intera Provincia di Lecco.
La previsione di gestione di Lario Reti Holding riflette i trend di scenario nazionale evidenziati negli scorsi anni – quelli di un settore in fase di forte incremento della regolamentazione e ad alta necessità di investimento, soprattutto nei settori del collettamento e della depurazione dei reflui.
Continua la crescita degli investimenti, che sfioreranno quota 23 milioni – con un aumento di circa 5 milioni rispetto alla previsione di chiusura (forecast) del 2018. La crescita degli investimenti si inserisce nello scenario delineato dalla revisione del Piano d’Ambito da parte dell’Ufficio d’Ambito di Lecco, che dalla fine del 2018 chiama Lario Reti Holding alla realizzazione di oltre 269 milioni di Euro di investimenti entro il 2035, a fronte di un precedente obiettivo fissato a quota 151 milioni.
Tante le attività previste, che superano i canonici interventi di aggiornamento e potenziamento degli impianti: “Contiamo di attivare i progetti pilota di telelettura dei contatori nei Comuni di Introbio e Olginate, nonché di dare avvio ai nuovi piani di gestione perdite idriche a Mandello, Brivio, Molteno e Bellano – commenta Lelio Cavallier, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Lario Reti Holding S.p.A.
Per quanto riguarda i dati economici, i ricavi previsti da Lario Reti Holding S.p.A. per l’anno 2019 ammontano a 48,7 milioni di Euro e sono costituiti prevalentemente dalla tariffa per le attività del Servizio Idrico Integrato e per la vendita di acqua all’ingrosso ai gestori delle Province di Como e Monza Brianza. A fronte dei costi previsti (41,5 milioni, in diminuzione di circa 3,4 milioni rispetto al forecast 2018) si prevedono quindi un EBITDA del 14,7% ed un EBIT di poco inferiore al 3%.
Continua il processo di riunificazione della gestione e della proprietà di reti e impianti del Servizio Idrico Integrato lecchese, iniziato nel 2018 con l’integrazione in Lario Reti Holding delle società patrimoniali Idrolario, Adda Acque e CTA e che nel 2019 si completerà con l’integrazione dei rami lecchesi di VALBE Servizi e ASIL nonché, probabilmente, del ramo idrico di AUSM Calolziocorte.
Con il 2019 verrà infine creato il Fondo per gli Investimenti Innovativi, istituito dai Comuni Soci con la quota di dividendo straordinario non distribuita in occasione della creazione della nuova ACSM-AGAM. “Il Fondo, dal valore superiore ai 4,6 milioni, sarà utilizzato nei prossimi anni per il sostegno alle iniziative del territorio – riferisce Antonio Rusconi, Presidente del Comitato di Indirizzo e Controllo – siano esse di carattere innovativo, culturale, sociale o ambientale.”
Il primo quadriennio di attività
Gli investimenti realizzati nel primo triennio uniti alla previsione sul quarto anno di gestione raggiungono quota 70 milioni e vedono una concentrazione sulla risoluzione delle infrazioni europee e sulla realizzazione di quelle opere ed attività considerate prioritarie per il territorio servito.
Agli interventi su reti ed impianti si sono aggiunti una serie di investimenti di struttura, necessari al potenziamento e miglioramento della gestione stessa del Servizio Idrico Integrato e resi possibili grazie all’orizzonte ventennale di affidamento.
La previsione sul 2019
Sul 2019 si prevede una significativa riduzione dell’impatto delle manutenzioni, che passano dal 43% degli investimenti 2018 al 26% nella previsione 2019.
Gli Interventi di Piano – le grandi opere pianificate e previste all’affidamento del Servizio – cuberanno il 54% circa del valore, per una cifra che pareggia quella del totale investimenti realizzati nel 2016. All’interno di questi 12,5 milioni trovano spazio gli adeguamenti e potenziamenti degli impianti di depurazione di Nibionno, Ballabio e Premana, nonché i nuovi piani di ricerca perdite, monitoraggio reti e gestione delle pressioni.
Tra gli altri investimenti dedicati al ramo idrico spicca il piano di sostituzione dei contatori, dal valore complessivo di 1,5 milioni di Euro, grazie al quale si prevede di aggiornare un numero di unità superiore a quanto fatto tra il 2016 ed il 2018.