BALLABIO – Sarà il parchetto posto alla fine di via Matteotti, sotto la piazzetta Locatelli, il luogo della memoria dedicato a Pino Galbani scelto dall’amministrazione guidata da Alessandra Consonni. Si tratta di uno dei tanti piccoli luoghi verdi, sconosciuti ai più, sopravvissuti al boom edilizio di Ballabio: attrezzato con giochi per bambini e usato come luogo di passeggio per i locali proprietari di cani.
Una sala civica piena per il Concerto della Rimembranza – Tributo al dolore che a Ballabio raggruppa sia il tradizionale Giorno della Memoria dedicato alla Shoah sia il Giorno del Ricordo, con il sindaco ad introdurre la serata illustrando al nipote di Pino, Oscar, il cippo ricordo che verrà posto nel parchetto di via Matteotti. Nell’intervento il sindaco ha detto che il “tributo che è già stato deliberato in giunta”, per Pino Galbani. “Si tratta – ha detto – di un’area verde che verrà dedicata al nostro concittadino con al centro una piazzola dove troverà collocazione un importante cippo in pietra nobile di oltre un mezzo e mezzo d’altezza recante una lapide a lui dedicata: questa soluzione incontra il gradimento del signor Galbani, nipote ballabiese, qui con noi stasera, che salutiamo e ringraziamo per la partecipazione”. questa soluzione incontra il gradimento del signor Galbani, nipote ballabiese, qui con noi stasera, che salutiamo e ringraziamo per la partecipazione”.
Presenti alla serata il parroco di Ballabio don Benvenuto Riva, che ha dato la sua testimonianza. Presenti anche il precedente parroco ballabiese, don Giovanbattista Milani, e madri canossiane del Castello.
Quindi è stata la volta di Piera Combi, che ha ricordato la figura del padre attraverso una lettera ai genitori ritrovata di recente. Giovanni Combi, barziese tornato a casa dopo l’armistizio dell’ 8 settembre, viene catturato durante un rastrellamento a Cremeno e trasferito a Gusen in Germania dove lavora in una polveriera fino al 17 aprile del 1945 quando fa ritorno a casa. Il 25 gennaio è stato premiato con la la Medaglia d’Onore dal Presidente della Repubblica su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri dalla provincia di Lecco, in occasione del giorno della memoria. A riturare l’onorificenza i nipoti Fabrizio e Fabiola.
Quindi il trio musicale formato dal maestro Franco Zapelli al pianoforte, Chiara Ballabio al violino e Giusi Calò come soprano hanno eseguito, al termine della lettura da La Notte di Elie Wiesel, l’Ave Maria di Schubert.
Quindi il secondo intervento di lettura con Fuga di morte di Paol Celan con, al termine, l’esecuzione del brano Aria sulla IV corda. Lettura Sulle Foibe di Luca Rigamondi seguito dal brano intermezzo dalla Cavalleria Rusticana di Mascagni.
La serata è proseguita con la lettura da Le donne di Ravensbrück di Lidia Beccaria Rolfi deportata nel campo nazista di Ravensbrück con la seguente magistrale esecuzione del brano Cantata 147 di Bach. A seguire le foibe di Trieste poesia di Manlio Visintini con il brano La Vergine degli Angeli di Verdi.