DON BENVENUTO COMMENTA IL VANGELO DI DOMENICA

Siamo in comunione con tutta la Chiesa che in questi giorni riflette su chi èe che cosa deve fare. E’ vero che Gesù ha chiamato a sé alcuni (dodici) e li ha istruiti per bene, li ha formati. Ma ha fatto questo per mandarli in tutto il mondo apredicare, ad annunciare un messaggio grande e bello: Dio Padre vuole che tutti gli uomini siano salvati!

Enoi siamo gli apostoli di oggi: Gesù ha chiamato tutti noi, ci ha radunati nella sua Chiesa non per fermarci a godere di una bella compagnia ma per mandarci a tutti gli altri che non conoscono la bella notizia, cioè il Vangelo.

Ecco cosa dunque dobbiamo fare: andare in tutto il mondo … proclamare il Vangelo …: sono modi didire o si fa sul serio?

Prima di tutto contempliamo il comportamento di Gesù: è risorto da morte, appare ai discepoli ma li rimprovera perché avevano il cuore duro.

Infatti avevano già incontrato alcune persone, in particolare le donne che erano andate al mattino presto al sepolcro e avevano incontrato Gesù vivo e risorto, ma non avevano creduto a loro, anzi le avevano ritenute un po’ pazze e fuori di sé.

Ma Gesù non si lascia fermare da questa durezza degli apostoli. Confermala sua fiducia a loro e li manda in tutto il mondo.

E’ strano questo comportamento di Gesù. Un normale direttore di una azienda non affiderebbe mai delle responsabilità a persone così che hanno dimostrato di non essere all’altezza della situazione. Ma Gesù non dirige nessuna azienda e per fare cose grandi sceglie strumenti inadeguati.

Sceglie anche noi dopo aver scelto gli apostoli che da dodici si erano ridotti a undici. Pensiamo allora a noi: se ci sentiamo impauriti e deboli a sentir parlare di andare in tutto il mondo, di proclamare il Vangelo, abbiamo anche ragione. Ma
Gesù ci ha scelti e ci manda: siamo missionari, nonostante le nostre debolezze e le nostre paure.Ma cercando di essere il più concreti possibile cosa possiamo fare noi?

Ricordiamo prima di tutto che il comando di raggiungere i confini di tutta la terra riguarda la Chiesa intera. E’ lei a raggiungere le parti di tutto il mondo.E noi che viviamo in questa parte di mondo dobbiamo annunciare il Vangelo qui.

Davvero “qui” ciascuno di noi proclama il Vangelo? Davvero questo avviene nelle nostre famiglie? Nelle vie del nostro paese? Nelle nostre città?Ma per fare questo è necessario che si abbia nel cuore una grande gioia, così grande da essere incontenibile:infatti si tratta di annunciare che non si muore più! Infatti Gesù è risorto!

Cosa c’è di più bello? Allora prima di pensare di andare e proclama re dobbiamo chiedere a noi stessi: Ma io sono contento di essere cristiano? Sono contento di vivere? La mia gioia è davvero contagiosa?So veramente che cosa è la vita? Posso dire sul serio che Gesù è entrato nella mia vita e la guida e la sostiene?Il Vangelo di oggi termina dicendo che il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la  accompagnavano. Riprendiamo la vita di ogni giorno con questa bella certezza:il Signore Gesù agisce insieme con noi!

Don Benvenuto Riva parroco di BallabioDon Benvenuto Riva
Parroco di Ballabio

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Avvisi 28 ottobre 2018