DON BENVENUTO COMMENTA IL VANGELO DI DOMENICA

Ascoltando la storia della nostra salvezza abbiamo sentito le gesta di uomini diventati famosi come i patriarchi, i re, i profeti. Abbiano sentito narrare di trionfi e di sconfitte, di imperi che sorgono e poi periscono, di distruzioni di città e ricostruzioni. C’è un piano segreto che dà senso a tutte queste cose: è il pensiero d’amore di Dio verso tutte le sue creature, verso di noi. Questo è il suo regno!

Ma forse c’è il rischio che avendo sentito i grandi avvenimenti operati da Dio in passato a favore del suo popolo, la nostra immaginazione si lasci un po’ andare e cominci ad aspettare chissà che cosa: nuovi trionfi, sconfitte di nemici, tempi di pace e tranquillità, vita comoda e serena, sicurezza di vita, esclusione da ogni male, giusto riconoscimento dei nostri successi e gratitudine per i nostri meriti. Invece no, non dobbiamo aspettarci nulla di tutto questo. Ancora una volta Gesù ci sorprende svelandoci i segreti di Dio!

Nella nostra vita quotidiana abbiamo sempre a che fare con i semi: sia che guardiamo i campi dove cresce l’erba o il grano o altro, sia che guardiamo la tavola dove c’è la frutta che mangiamo. Ogni frutto contiene il suo seme. Certo, non sono tutti uguali: alcuni sono un po’ grandi ma normalmente sono piccoli e alcuni piccolissimi (come il granello di senape, nel Vangelo). Eppure tutti hanno in sé qualcosa di straordinario: la forza della nuova vita, la forza di generare nuove piante e nuovi frutti. Ecco il piano di cui facciamo parte: se nessuno ci nota, se siamo invisibili, se siamo deboli e magari ci sentiamo inutili siamo come dei semi che però hanno in sé una potenza invisibile che viene da Dio solo: è la potenza della vita, la forza di generare nuova vita! Guardiamo la natura, così come è fatta e come si riproduce e meditando sui vari semi che ci sono in natura impariamo i segreti del regno di Dio di cui facciamo parte.

Chi poi ha a che fare con la pasta e il pane sa quanto è necessario il lievito. Se guardiamo la quantità vediamo che la farina è tanta e il lievito è pochissimo. Ma anche qui avviene qualcosa di straordinario: è il lievito che cambia la farina e la fermenta e non viceversa. Il lievito sparisce dalla vista, la farina è ancora tanta ma è trasformata ed è cibo che ci nutre. Contro ogni trionfalismo e desiderio di successo e riconoscimento Gesù paragona noi, suoi discepoli, al lievito, pronto a sparire ma con la forza di trasformare tutto ciò che sta intorno a noi.

Infine Gesù apre i nostri occhi sulla realtà del male. Sia il mondo in cui viviamo, sia la comunità ecclesiale di cui facciamo parte, sia il nostro stesso cuore, sono paragonabili a un campo: c’è il buon grano che è cresciuto insieme con le erbacce. In una certa fase della loro crescita hanno addirittura una apparenza molto simile. Così nella realtà non è per nulla facile distinguere sempre il bene dal male. Il bene e il male convivono in noi e attorno a noi. Non è possibile separarli. Nel nostro comportamento quotidiano dobbiamo costantemente cercare (spesso con molta fatica) di fare il bene e di evitare il male. Spesso dobbiamo affrontare delle lotte molto dure e non sempre ne usciamo vittoriosi. Ma portiamo pazienza. Se cadiamo nel male, umilmente riconosciamolo e chiediamo perdono e ricominciamo il cammino. Il giorno verrà quando il grano buono sarà completamente separato da ogni forma di male e di peccato. Chiediamo a Dio la grazia di essere un giorno tra quei giusti “che risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro” come dice il Vangelo.

Isaia 43,10-21 Io, io sono il Signore, fuori di me non c’è salvatore. Io ho annunciato e hosalvato, mi sono fatto sentire e non c’era tra voi alcun dio straniero. Voi siete miei testimoni.

Prima Lettera agli Corinzi 3,6-13    Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma era Dio che facevacrescere. Sicché, né chi pianta né chi irriga vale qualcosa, ma solo Dio, che fa crescere.

Vangelo secondo Matteo 13,24-43 Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del
buon seme nel suo campo… Il regno dei cieli è simile a un granello di senape… Il regno dei cieli è simile al lievito… Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo.

Don Benvenuto Riva parroco di BallabioDon Benvenuto Riva
Parroco di Ballabio

Scarica il foglietto –> Avvisi 14 ottobre 2018