MOTORI, LA VIDEO-PROVA LECCHESE DELLA TESLA MODEL S. DIMENTICATE L’ANSIA DA AUTONOMIA

interni-tesla-model-s-motoriLECCO – Quando si sale a bordo di un’auto elettrica sono due le emozioni che si dividono nell’animo di chi guida: da un lato c’è lo stupore per la sensazione di ecologia, amplificata dalla silenziosità della marcia; dall’altro però – specialmente dopo qualche chilometro – si fa avanti una leggera angoscia, l’autonomia. “Arriverò alla prossima stazione di ricarica?” rimbomba nella mente dell’eco-guidatore; e tale aspetto certo non incentiva le vendite di questa tipologia di veicoli. Ciò tuttavia non accade a bordo di una Tesla: i 500 chilometri reali d’autonomia garantiscono una tranquillità che va annoverata fra le principali caratteristiche della vettura.

TESLA-MODEL-S-MOTORI-AUTO-ELETTRICAPer testare quest’elegante berlina abbiamo solcato le terre di quasi tutta la provincia di Lecco, da Verderio alla Valsassina (in calce all’articolo il video della prova). E qui – oltre alla discreta autonomia – si sono fatti avanti gli altri pregi di questa vettura: le prestazioni sono da hypercar. Anche se la potenza esatta non è esprimibile secondo i canoni tradizionali delle auto a motore endotermico perché la coppia è disponibile subito – si stimano 212 cavalli di potenza media in mezz’ora di utilizzo –, in poco più di 4″ si è a 100 chilometri all’ora. L’effetto decollo è garantito dai due motori elettrici – uno che lavora sull’asse anteriore e un altro sul posteriore – e da un’intelligente trazione integrale. La velocità massima – limitata automaticamente – è di 250 chilometri orari e la tenuta è impressionante: il pacco batterie stoccato sotto l’abitacolo abbassa il baricentro incollando la Model S all’asfalto. Sulla Tesla ci si diverte – nel rispetto dell’ambiente – e senza il fastidioso timore di restare a piedi.

TESLA-SUPERCHARGER-SONDRIO-ARDENNO-LA-BRACE-MOTORIVenendo al capitolo “ricarica“, contrariamente a quanto spesso si crede, i “supercharger” – stazioni di ricarica ad alta velocità prodotte dalla stessa Tesla – non devono essere all’ordine del giorno: con un’autonomia reale di 500 chilometri, la Model S è pensata soprattutto per sfruttare le ore di sosta, per poter poi viaggiare senza interruzioni di marcia. In quest’ottica, per chi copre in media più di 150 chilometri al giorno (pari a quelli che si possono rifondere con una notte di ricarica al 220 V di casa con la presa standard), la casa californiana propone degli accumulatori in grado di ricaricare le batteria fino a 81 chilometri per ogni ora che la vettura rimane collegata all’impianto, che sia nel box di casa o nel parcheggio dell’ufficio. Dal momento che la media italiana è di 30 chilometri al giorno però questo non dovrebbe costituire un problema. Ai “supercharger” rimane quindi la funzione di trampolino per i viaggi a lunga percorrenza che superano quindi l’autonomia del mezzo. Per tutti gli altri spostamenti la ricarica dovrebbe avvenire a destinazione, facendo fruttare le ore di sosta.

Alessandro Tonini
atonini@iperg.net