RUBRICA MOTORI: DAI FUCILI MITRAGLIATORI ALL’AUTO ELETTRICA IN STILE URSS: IL PASSO È COSÌ BREVE?

dettaglio-maniglia-kalashnikov-cv-1-elettrica-motoriMOSCA (RUS) – Per certi aspetti sembra che la Guerra fredda non sia ancora finita: la rivalità fra le due potenze non si limita solo a questioni socio-politiche, talvolta si allarga anche ad aspetti completamente nuovi – ma che hanno radici già negli anni ’60 – come la tecnologia. A confermarlo è Kalashnikov, che però – almeno questa volta – non svela nuove armi, bensì un’auto completamente elettrica.

coda-kalashnikov-cv-1-elettrica-motoriCosì la storica ditta resa celebre in tutto il mondo da un fucile mitragliatore – l’AK-47 – decide di sfidare, con il suo nuovo concept CV-1, un importante marchio nato all’insegna della mobilità elettrica come la californiana Tesla guidata dal brillante ed eclettico Elon Musk. Se le prestazioni mirano a raggiungere quelle della rivale statunitense – che però non riesce a superare – l’estetica si rivela nettamente diversa dalle Tesla: lo stile non è affatto futuristico, come ormai siamo abituati a vedere sulle vetture elettriche, bensì decisamente rétro. Nonostante la tecnologia della propulsione, il design esterno che strizza l’occhio più all’Unione Sovietica che al futuro non suggerirebbe una vettura all’avanguardia.

kalashnikov-cv-1-motori-cerchiLa CV-1 dispone di 300 cavalli che le permettono di raggiungere da ferma i 100 chilometri orari in 6 secondi (la Tesla Model S meno potente, ossia la 75D, con i suoi 322 cavalli impiega 5”4). Poi c’è il capitolo “autonomia”, il tasto dolente di ogni elettrica: la russa dichiara 350 chilometri, contro i quasi 500 della Tesla più modesta. Insomma, fare le scarpe alla rivale statunitense, ad oggi, sembra una missione impossibile per l’azienda bellica; tuttavia non si può che apprezzare il nuovo e inatteso impegno etico.

Alessandro Tonini
atonini@iperg.net