BALLABIO – Davvero, sembra quasi di sparare sulla Croce Rossa. Riguardando titoli (nostri e di altri media), rileggendo tanta soddisfazione sparsa a piene mani per interventi giudicati di volta in volta “decisivi”, “definitivi”, con toni trionfali meritevoli di ben altre cause, la prima cosa che sfugge è un sorriso. Ma poi si fa largo la comprensione, diremmo quasi la solidarietà. Una pacca sulla spalla, dai su ci avete provato, pace… Sembrava infatti (sembrava, eh) che l’atto “risolutivo” a firma Simonetti-Consonni, con l’installazione salutata da grandi applausi di una antenna sul Monte Melma, fosse in grado di sistemare una volta per tutte la questione annosa della visibilità dei canali RAI (e non solo) in paese.
Il tempo (“sembrava“) è l’imperfetto. Al presente è certo che la RAI ancora non si vede. In futuro, chissà.
Cattivi i cronisti di BN? No, basta fare un giro al mercato del giovedì mattina per rendersi conto di persona – controlli in casa a parte degli stessi cronisti di cui sopra – che la panacea di tutti i mali in cima al glorioso monticello accanto a Ballabio è tutto meno che qualcosa di risolutivo. La RAI non si vede, ancora. Te lo dicono i residenti (rassegnati) ma soprattutto i villeggianti – abituati a fare zapping senza problemi nelle loro case a Lecco, in Brianza, a Milano. Dove i canali tv sono tutti tranquillamente visibili e dunque nessun amministratore di passaggio deve affannarsi a rincorrere tecnici e dirigenti di mamma RAI per poi (ritenere di) risolvere il problema e alla fine ritrovarsi al palo. Un po’ come la carta degli Imprevisti del Monòpoli che ti rimanda al “via” quando eri lì, a un passo dal Parco della Vittoria. Invece qua, dopo aver risalito il derelitto Melma (che nome evocativo…), i nostri speranzosi rappresentanti del Comune devono riporre le dichiarazioni soddisfatte e ritrovarsi da capo a cercare di capire cosa non vada.
Chiaro, seminare speranze grazie ad accordi con l’ente pubblico è molto bello – anche in chiave elettorale. Ma forse il problema è leggermente fuori dal target degli amministratori della rosea villa ballabiese. Forse davvero andrebbero ascoltati i tecnici e ora anche i primi telespettatori locali che iniziano a seguire le indicazioni degli addetti ai lavori. Si capirebbe allora (forse) che il punto non è – o non è solo – la potenza del segnale o il numero e la qualità degli impianti di ripetizione ma sta A VALLE, ovvero nelle case dei ballabiesi. Troppi edifici hanno antenne obsolete, malfunzionanti, fuori luogo e fuori moda: lo affermano da sempre i tecnici specializzati, non i cattivoni di Ballabio News. E dunque rincorrere le lamentele dei singoli che si fanno massa, probabilmente non serve a nulla. Ma come detto, potrebbe pagare in termini di consenso, mostrando tutto l’attivismo della nostra sindaca e della sua giunta, corroborata recentemente dall’efficientismo del nuovo assessore esterno.
Se però alla fine il risultato è lo stesso, vale a dire quello schermo perennemente nero, allora salta tutto il ragionamento e oltre al danno (televisivo) si rischiano le beffe. Duplici: spese a carico del Comune e probabile brutta figura per chi si è sbattuto ma nulla ha ottenuto.
BN
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