HILLION (FRA) – “Si è ormai conclusa la vacanza ad Hillion dei giovani di Ballabio e l’euforia per la bella esperienza vissuta lascia spazio a dei ricordi e ad un po’ di nostalgia” spiega la presidente del Comitato Gemellaggio Cristina Ripamonti. “Abbiamo trascorso una settimana ricca di emozioni. Il primo giorno, stanchi per il lungo viaggio, siamo stati accolti presso la sala consiliare per il saluto del sindaco, del comitato gemellaggi e per lo smistamento. Con un po’ di timidezza e di titubanza i nostri giovani hanno raggiunto le rispettive famiglie con gli occhi pieni di curiosità per vedere e capire, in quegli sguardi di persone sconosciute, da chi avrebbero alloggiato.”
Per i tre giorni successivi i ballabiesi si sono recati nella bella località di Val André per il corso di vela. dove sono state insegnate loro tante cose riguardo la navigazione: la gran vela, il fiocco, la barra di direzione, l’imbragatura per sporgersi all’esterno del catamarano e contrapporsi alla forza del vento. “Tutti hanno ascoltato molto attentamente e alla fine sono diventati dei piccoli marinai” ricorda la presidente.
La mattina di giovedì, la gita in battello all’arcipelago delle Sept Îles ha permesso ai giovanissimi di conoscere la flora e fauna locali. Nel pomeriggio, dopo un pranzo veloce sulla spiaggia di Perroz, una passeggiato lungo la costa di granito rosa in direzione Ploumanach ha concluso la giornata.
La giornata di venerdì i giovanissimi ballabiesi l’hanno trascorsa alla scoperta di Hillion, della sua riserva naturale e del parco avventura locale, mentre sabato sono stati tutti lasciati liberi per stare in compagnia delle famiglie ospitanti.
Nell’arco della settimana i vari momenti conviviali hanno contribuito a sviluppare e rinsaldare i legami di amicizia tra Hillion e Ballabio, tanto che l’ultima sera, durante i saluti, parecchi tra italiani e francesi hanno dovuto asciugare qualche lacrimuccia.
“È bello ripensare al clima festoso della serata della partenza – afferma la Ripamonti -, quei volti tesi del primo giorno erano svaniti e avevano lasciato spazio ad abbracci, baci e al desiderio di incontrarsi di nuovo. Un grazie ai nostri gemelli francesi per tutto l’impegno che hanno messo nell’organizzazione della settimana, alle persone che ci hanno dedicato il loro tempo e soprattutto alle famiglie ospitanti, che, con il loro calore, hanno fatto sentire i nostri ragazzi come a casa loro”.
