DON BENVENUTO COMMENTA IL VANGELO DI DOMENICA

La vera meditazione questa volta ce la offre lo stesso popolo di Israele che ripensando alla sua storia si accorge di avere tradito l’alleanza con il Dio dei padri e di essere caduto così in basso da commettere crimini come immolare i propri figli e le proprie figlie agli idoli dei popoli cananei. “Versarono sangue innocente, il sangue dei figli e delle figlie sacrificati agli idoli di Canaan; la terra fu profanata dal sangue, si contaminarono con le opere loro, si macchiarono con i loro misfatti”.

Queste sono parole del salmo 105 insieme a quelle che usiamo nel salmo responsoriale di oggi. Leggiamoli per intero: “I figli di Israele si mescolarono con le genti e impararono ad agire come loro. Servirono i loro idoli e questi furono per loro un tranello. Si contaminarono con le loro opere, si prostituirono con le loro azioni. L’ira del Signore si accese contro il suo popolo ed egli ebbe in orrore la sua eredità.

Molte volte li aveva liberati, eppure si ostinarono nei loro progetti e furono abbattuti per le loro colpe; ma egli vide la loro angustia, quando udì il loro grido”. Queste parole fanno parte di una lunga CONFESSIONE NAZIONALE in cui il popolo di Israele chiede perdono per le colpe passate. Per questo anche noi, come nuovo popolo di Dio, chiediamo perdono con le parole: Ricordati, Signore, del tuo popolo e perdona. Nell’anno 2000, l’anno del Grande Giubileo, il papa Giovanni Paolo II ha invitato con insistenza tutta la Chiesa a chiedere perdono per tutte le colpe del presente e del passato. Anche la Chiesa, che siamo tutti noi, ha commesso delle colpe verso il suo Signore e non è sempre stata fedele al suo amore, ieri come oggi. Ecco dunque che cosa ci insegna la meditazione su una tappa triste della nostra storia, quella seguita alla morte di Giosuè:

1 – Stando con il Signore si conosce una vita buona, bella, degna di essere vissuta perché si ricerca la pace, la verità, la bontà, la bellezza.

2 – Allontanarsi da Lui, cercando di essere in tutto come gli altri e dimenticando che siamo stati scelti dal Signore per essere sale della terra e luce del mondo, vuol dire non solo conoscere ma anche commettere i misfatti più atroci, le azioni più orribili. Possiamo fermarci un momento e pensare a quanto sangue innocente scorre anche oggi sulla faccia della terra? Quante vite innocenti e quanti bambini muoiono per le guerre degli adulti? Sappiamo dare una risposta non banale né politica ma derivante dalla parola di Dio di oggi?

3 – Diciamolo chiaro e non nascondiamoci dietro a nessun buonismo, né nostro né di Dio: Dio è capace di metterci alla prova ma lo fa da padre, perché aspetta che ci convertiamo, che cambiamo il nostro modo di pensare, il nostro modo di agire, anche il semplice pensare che la colpa è tutta di chi guida le nazioni.

4 – Ma in tutte queste vicende storiche dei popoli e di noi il Signore nel suo amore misericordioso non ci fa mai mancare i suoi interventi di bontà e di salvezza mandandoci persone illuminate e sagge che ci fanno ritornare sulla giusta via. Ha mandato anticamente i giudici e anche nelle epoche più difficili
della nostra storia non ci ha mai fatto mancare grandi santi che illuminassero la nostra vita. Sta a noi scoprirli, conoscerli e imitarli.

Don Benvenuto Riva parroco di BallabioDon Benvenuto Riva
Parroco di Ballabio

Scarica il foglietto degli avvisi –> Avvisi 15 luglio 2018