CROCE IN GRIGNA, IL CAI SI SMARCA DAI NEOFASCISTI E DALLA FOTO “FURBA” COL CALUMER

nuova croce grignetta (1)okBALLABIO/LECCO – Si era già “preso a cuore” la croce della Grignetta il movimento neofascista in questione ricevendo all’epoca tiepidi smarcamenti istituzionali. Questa volta la propaganda dei Lupi delle Vette deve invece aver superato anche il limite del quieto vivere che solitamente impera attorno a episodi simili, tanto da spingere il Cai di Lecco ad allontanarsi con fermezza dagli attivisti della branca alpinistica di Lealtà e Azione e dal messaggio da loro veicolato, motivo di borbottii e polemiche.

Con una nota alla stampa dunque il Cai del capoluogo sottolinea la totale estraneità dagli escursionisti neri (il movimento è nato nel 2010 in Brianza dagli scissionisti del Ku Klux Klan: i loro simboli sono il teschio delle SS e la svastica a tre gambe) nel trasporto e posa della nuova croce, e giudica con severità l’uso “scaltro” di uno scatto fotografico accanto a Giuseppe Orlandi, il “Calumer” simbolo della Grignetta.

 

cai lecco logo

Relativamente alle speculazioni riguardanti la posa della nuova croce sulla cima della Grignetta, il CAI – Club Alpino Italiano e la Sezione di Lecco, dopo aver disposto le opportune verifiche, ritengono necessario precisare quanto segue, anche al fine di preservare il ricordo di un momento significativo della storia di una delle nostre montagne più note e di far cessare le polemiche – all’evidenza del tutto strumentali – che si stanno diffondendo in queste ore sui social media.

Sabato scorso la nuova croce è stata trasportata e posizionata sulla vetta della Grignetta grazie alla collaborazione di tre gruppi istituzionali: i Vigili del Fuoco, il Soccorso Alpino XIX – Delegazione Stazione di Lecco e la Sottosezione Cai Ballabio.

croce grignetta - vigili fuoco (16)Non c’è stato alcun tipo di coinvolgimento di altri soggetti; tantomeno quello del gruppo escursionistico “Lupi delle vette”.

Occorre precisare che l’esponente dei “Lupi delle vette” che è apparso nella foto accanto al Reggente della Sottosezione CAI Ballabio Giuseppe Orlandi, si sia limitato a chiedere a quest’ultimo di posare per uno scatto.
Senza chiedere nè ottenere alcun permesso di diffondere l’immagine; tantomeno senza che la richiesta potesse lasciare intendere che l’immagine sarebbe stata utilizzata per simulare il coinvolgimento di tale gruppo nella manifestazione.

C.C.