DUE GIUGNO A BALLABIO: I DISCORSI DELLE AUTORITÀ PER LA DOPPIA FESTA, REPUBBLICA E LIBERAZIONE

2 giugno 2018 Ballabio (7) (Medium)BALLABIO – Un 2 giugno insolitamente partecipato a Ballabio per la Festa della Repubblica e la commemorazione del partigiano Ambrogio Confalonieri al cippo in ricordo dello stesso, occasione anche per il consueto “recupero” della festa della Liberazione. Presente anche una numerosa delegazione di Brugherio, città natale di Confalonieri, guidata dal vicesindaco Giovanna Borsotti. Insieme alle autorità anche il responsabile dell’Anpi di Lecco Enrico Avagnina e il nuovo parroco di Ballabio don Benvenuto Riva oltre al residente don Milani.

Ciro Vitiello MEDAGLIA D'ONORE della repubblica 2018

Ciro Vitiello, Medaglia d’Onore della Repubblica 2018

Il sindaco Alessandra Consonni in apertura del suo discorso ha sottolineato come nel capoluogo il prefetto stesse conferendo allo chef ballabiese Ciro Vitiello la Medaglia d’Onore della Repubblica.

Il primo cittadino ha poi aggiunto: “Il pensiero di questi giorni va al nuovo governo con l’auspicio che sappia rivelarsi nei fatti oltre che nei numeri espressione dei cittadini. Direi che il comune denominatore di questi momenti istituzionali è la nostra Costituzione a cui mi piace riferirmi per la libera affermazione del pensiero definito diritto di tutti evidentemente all’origine della democrazia. Ricordo in questa circostanza Pino Galbani operaio diciassettenne deportato a Mauthausen avendo partecipato ad uno sciopero a Lecco per chiedere migliori condizioni di lavoro e la fine della guerra. Testimoniò il dramma di quell’esperienza nelle scuole sentimenti di pacificazione e nobiltà d’animo senza coltivare mai il livore verso nessuno consapevole di come odio e rancore alberghino nell’animo dei mediocri. Posso anticipare al riguardo è stato deciso il luogo dove Ballabio onorerà la memoria di questo concittadino”.

2 giugno 2018 Ballabio (5) (Medium)“Di Ambrogio Confalonieri – ha continuato Consonni – sappiamo che come tanti suoi coetanei trascinati nella bufera sacrificò la sua vita di ragazzo. Ballabio lo ha ricordato dedicandogli una importante via e una stele. Quei tempi cupi ed altri più recenti che ad essi si ispirarono, penso agli anni del terrorismo, ci siano di monito per non cadere più nella trappola delle ideologie la cui adesione fanatica è sempre sinonimo di pochezza interiore. Oggi fortunatamente i cittadini sempre più consapevoli e padroni di sé lasciano alle spalle simili retaggi del passato che condussero milioni di innocenti ai lager e ai gulag e si impegnano fuori da schemi e pregiudizi ideologici a realizzare buoni progetti per sé e per tutti. Questo è lo spirito del 2 giugno che qui celebriamo, la Res Publica in cui ci riconosciamo, la patria dei cittadini di buona volontà. Viva il 2 giugno, viva Ballabio e viva la nostra patria!”

Il video con tutti i discorsi: