BALLABIO – Questa storia ha del surreale anzi, raccontata fuori da Ballabio potrebbe persino sembrare una barzelletta. Invece no, è tutto vero e datato 2018. La riassumiamo in poche righe, affidandoci poi ai documenti ufficiali per illustrala “al meglio”. Se di meglio si può parlare in un vicenda così “curiosa”.
Si parte con la voce secondo la quale la sindaca di Ballabio – allineandosi alle scelte di alcuni primi cittadini leghisti dopo il clamoroso “no” di Mattarella a Savona ministro dell’Economia – avrebbe rimosso la classica foto del Presidente della Repubblica dal muro nel suo ufficio.
A quel punto i due gruppi di opposizione in consiglio scrivo al prefetto e alla stessa Consonni, annunciando di voler disertare consigli comunali e latre occasioni pubbliche fino a smentita o ravvedimento. E allora ecco la replica/rettifica della sindaca che però, nel negare di aver mai “tolto” Mattarella dal suo ufficio, spiega in modo quantomeno originale l’accaduto: “Ho posto il ritratto di Mattaerlla – afferma ufficialmente Consonni – accanto a quello a me molto caro del capitano degli Alpini don Carlo Consonni (parente? ndr). Gli ho così affidato il presidente affinché da lassù possa illuminarlo…”.
Ecco il carteggio:
Conclusione: le due liste raccolgono “con piacere la smentita ufficiale dell’accaduto che avrebbe avuto ripercussioni anche sul nome del paese”.
“Accogliamo con piacere il distinguo del sindaco leghista del comune di Ballabio rispetto agli altri Sindaci leghisti – prosegue la nota delle minoranze consiliari – e auspichiamo che ulteriori rinnovi nella disposizione dell’arredamento del Sindaco non abbiamo risonanza sulla stampa locale, perché visto il periodo ha creato fraintendimenti.Auspichiamo anche che la signora Sindaco abbia smentito ufficialmente il fatto che abbia tolto la fotografia”.