BALLABIO – Si fa sera, venerdì, dopo una giornata talmente caratterizzata dalla “guerra” tra amministrazione Consonni e dipendenti del municipio che tutti, in consiglio comunale, si aspettano nelle tradizionali comunicazioni della prima cittadina almeno un accenno alle violente polemiche sulle inesistenti relazioni sindacali a palazzo. E invece niente, zero. Anzi, viene quasi da sorridere quando l’unica annotazione di Alessandra Consonni a inizio seduta riguarda i famosi fiorellini di cui tanto mena vanto. “Ci hanno concesso due fiori su quattro, un successo per il paese” e via autocelebrando…
Il tema degli scazzi coi lavoratori rientrerà invece più avanti, quando entrambe le liste di minoranza esprimeranno dubbi (francamente eccessivi, ndr) sulla coincidenza che giudicano “singolare” tra queste giornate convulse sul piano dei rapporti tra dipendenti e ‘governo’ del Comune e la decisione di partecipare ad un progetto della Provincia che dà vita ad una sorta di centrale esterna per i provvedimenti disciplinari proprio a carico dei lavoratori dei vari enti pubblici.
Ma IL tema, quello veramente centrale della serata, era il consuntivo del 2017. Che chiude ancora una volta con un maxi avanzo, dunque soldi inutilizzati, tanti soldi se alla fine si supera un totale di 800mila euro in cassa. Certo, di questi sono tecnicamente disponibili “soltanto” 543mila e alla fine tra una cosa e l’altra se ne potranno spendere, nell’anno in corso, circa un quarto di milione. Ma la soddisfazione espressa da assessore e sindaca per questo “bel” risultato di bilancio viene spenta subito dalle pesantissime critiche avanzate dalle opposizioni. In particolare da Paolo Dell’Oro (assente il suo capogruppo Invernizzi, a Trento per la festa degli Alpini), che attacca a fondo dando degli “inetti” agli amministratori che “non riescono a spendere i soldi proprio quando lacci e lacciuoli vengono meno” a fronte di un “elenco di cosucce” ovvero quella che è stata definita “l’imbarazzante lista dei piccoli interventi compiuti pur in presenza di centinaia di migliaia di euro risparmiati”. Dell’Oro attribuisce alla maggioranza “un avanzo spropositato, totale assenza di programmazione politica della spesa”, concludendo con un eloquente “non sapete cosa serve a Ballabio!” dopo aver chiesto conto delle varie mancanze (aggiornamento del PGT, rifacimento del PEC – Piano di Emergenza Comunale, bilancio partecipato, politiche per giovani e anziani, assistenza eccetera).
I vari assessori si prodigano a difendere le scelte di giunta spiegando che per ragioni varie, specie di legge, spendere in quei settori sarebbe pericoloso perché “si rischierebbe di dover adeguare poi gli adeguamenti” e così il consuntivo dello scorso anno passa con i voti di ‘Nuovo slancio‘ e i no dei tre presenti per le minoranze. E con la soddisfazione di Bussola e Consonni per “avere abbassato le tasse ma ottenuto un gettito fiscale comunque in linea, con 19mila euro più dell’anno precedente”.
Cosa si farà quest’anno? Bussola elenca alcuni interventi, parlando di circa 250mila euro in programma a partire dai 40mila che sono la parte spettante al Comune (il resto, 160mila, lo mette la Regione) per la nuova casetta “fissa” al Parco Grignetta. E anche qua finisce in scontro, con la giunta che rivendica le proprie decisioni e ‘Cambiamo insieme” che l’accusa di “lavorare per variazioni di bilancio”, confermando così le critiche per la incapacità di programmare. “Fate qualcosa per i giovani del paese, non solo per muri che cadono e strade da asfaltare…” rincara Dell’Oro – parte in causa in quanto padre di tre figli residenti a Ballabio.
Altro punto importante all’ordine del giorno, l’interrogazione presentata da entrambe le liste di opposizione, relativa al progetto “Una scelta in Comune”. In aula la presidente dell’AIDO ballabiese, la giunta ha risposto alle critiche per la mancata adesione al progetto (che prevede la richiesta da parte degli ufficiali dell’anagrafe a chi aggiorna i documenti, relativa alle volontà o meno di donare gli organi) sostenendo che solo due Comuni in tutta la Valsassina hanno scelto di partecipare e che comunque arriverà una legge di Stato a regolare la materia. Replica che ha lasciato insoddisfatti i consiglieri di minoranza e gli esponenti AIDO convenuti in aula.