BALLABIO – Nella giornata in cui è convocato un importante consiglio comunale, l’atmosfera all’interno del municipio ballabiese è a dir poco elettrica. Hanno iniziato in mattinata le organizzazioni sindacali di categoria con la proclamazione dello stato di agitazione dei dipendenti del Comune a causa dei rapporti tesi con l’amministrazione in carica; successivamente la sindaca Consonni, chiamata in causa ha replicato “buttandola in politica”.
E proprio sulla risposta della prima cittadina interviene ora Marco Combi, RSU dei lavoratori comunali, con questa nota che pubblichiamo in forma integrale:
Risposta in merito al comunicato del Sindaco dell’11 maggio 2018
In riferimento a quanto in oggetto, dopo aver letto su diversi organi di stampa le repliche della Sindaca e del suo portavoce a quanto rappresentato dalle Organizzazioni Sindacali che hanno proclamato lo stato di agitazione, questa RSU si sente direttamente chiamata in causa ed è costretta ad intervenire premettendo che l’ultima assemblea sindacale è stata richiesta dalla scrivente riconfermata RSU in seguito a richieste e problematiche varie sollevate da diversi dipendenti comunali:
1) Questa RSU, a cui non interessa assolutamente la politica, rimane profondamente basita dal fatto che la Sindaca ed il suo portavoce ora addirittura buttino la questione dei dipendenti “in politica” attaccando i sindacalisti Italo Bonacina ed Enzo Cerri, a cui va la solidarietà della RSU, tirando in ballo PD, amministrazioni di sinistra, governo romano e ciò che avviene in altri Comuni, tutte questioni che nulla hanno a che vedere con le problematiche sollevate dai dipendenti e dalle Organizzazioni Sindacali in quel di Ballabio, argomentazioni alle quali evidentemente né la Sindaca né il suo portavoce hanno validi elementi per rispondere e per questo preferiscono metterla in politica. Con questo ritengo di avere frantumato il primo ed il secondo punto della risposta sindacale;
2) Alla RSU duole constatare ancora una volta il solito tentativo di scaricare le proprie responsabilità su altri, in questo caso specifico sul responsabile del personale, al quale si esprime la massima solidarietà. Non è così che si fa, è ora di smetterla di dare sempre e comunque la colpa algi altri. Anche il contenuto del terzo capoverso della risposta sindacale è così liquidato.
3) La Sindaca è il capo dell’Amministrazione comunale e nostante questo continua a scrivere di insussistenti tensioni e incomprensioni, spieghi allora perché non ha mai risposto alle richieste d’incontro delle Organizzazioni Sindacali (30.01.2018 solo per la Polizia Locale e 12.02.2018 per tutti i dipendenti), delle lettere della RSU che ha dovuto poi segnalare le non risposte a Sua Eccellenza il Prefetto di Lecco e di singoli dipendenti che, in due occasioni, hanno dovuto far intervenire il proprio avvocato per invitare la Sindaca a rispondere. Se questo secondo la Sindaca vuol dire dialogare o tenere la porta sempre aperta è evidente che qualcosa non funziona. Cosa hanno a che vedere gli orari di ricevimento del pubblico con la mancanza di dialogo con i dipendenti, se in questi orari la Sindaca incontra chiunque senza appuntamento, questa RSU, vedrà di presentarsi con diverse valide argomentazioni per chiarire diversi aspetti, sperando di essere ricevuta. Quindi il quarto capoverso della risposta sindacale è così caduto.
4) I dipendenti non hanno bisogno di alcuna funzione materna da parte di alcuno, perché ricordo alla Sindaca ed al suo portavoce che la totalità dei dipendenti comunali assunti a tempo pieno ed indeterminato ma anche il segretario comunale, hanno iniziato la propria attività lavorativa presso la Pubblica Amministrazione nel millenio scorso, quindi molto prima che la stessa Sindaca pro tempore facesse la propria apparizione nel consiglio comunale di Ballabio, subentrando come prima dei non eletti ad un consigliere dimissionario. Anche il quinto capoverso della risposta sindacale è quindi stato smontato.
Rappresentante RSU
MARCO COMBI