BALLABIO – Una sala civica piena per la consegna delle Civiche Benemerenze e per la cerimonia conclusiva dei festeggiamenti per i 90 anni dall’unione tra i Comuni di Ballabio Superiore e Inferiore voluta nel 1927 da Mussolini, oggi festeggiata ma in realtà ben poco accettata dai ballabiesi ‘Doc’. La stessa sindaca Alessandra Consonni ha rilevato: “Ringrazio chi ha preso parte alla cerimonia delle benemerenze civiche, soprattutto i concittadini rimasti in piedi, un po’ stipati, o nell’anticamera della sala consiliare trasformata in una saletta bis: piccolo sacrificio che testimonia come a Ballabio la volontà di partecipazione sia sempre più forte e viva.” Anche se, a ben guardare, tra il numeroso pubblico erano ben pochi i nuovi ballabiesi che si sono ampiamente disinteressati alla cerimonia, non conoscendo molti dei premiati e le loro opere a parte Pino Pedrazzoli, Madre Anna Maria Giussani e il CAI Ballabio e non comprendendo fino in fondo le benemerenze rilasciate a ditte e industriali. In sala molti elettori consonniani, diversi dei quali tra i famosi ‘benemeriti‘.
Le civiche benemerenze sono state consegnate ad Arialdo Combi (alla memoria), Madre Anna Maria Giussani, Ercole Locatelli, Giuseppe (Pino) Pedrazzoli (alla memoria), Silvio Scaioli, Sottosezione di Ballabio del Cai, Colorificio Grignacolor, Macelleria Salumeria Crimella.
La sindaca ha proseguito: “Grazie naturalmente ai benemeriti per il tesoro del buon esempio che ci hanno consegnato, rivolgo il pensiero a coloro che non sono più tra noi e idealmente abbraccio ancora i loro famigliari. E un ringraziamento va agli autori del bellissimo album fotografico “Come eravamo…”, in questa occasione che ha celebrato l’amore per il nostro paese, nel 90° anniversario della sua unione. Un autentico tributo alla identità di Ballabio.
I riconoscimenti decisi quest’anno sono rivolti a due categorie: quella dei cittadini ritenuti degni di encomio per la propria condotta e quella di associazioni o attività per i loro importanti anniversari di fondazione. Ringrazio i cittadini che hanno espresso diverse segnalazioni e ringrazio i capigruppo della maggioranza e delle minoranze consiliari, con gli altri componenti della Commissione comunale deputata a esprimersi sulle candidature.
Sono lieta nel prendere atto del significativo numero di benemerenze: il civismo non è un affare di pochi, ma ci riguarda tutti. I civici benemeriti sono soltanto la primizia di un esercito di ballabiesi che si adopera per il paese. Un abbraccio a tutti coloro che contribuiscono a rendere migliore il nostro paese, perchè il grande cuore di Ballabio batta sempre forte come nella serata dei benemeriti.”
Considerevole l’album fotografico “Eravamo così…” piccola raccolta di vecchie immagini, edito dalla Pro Loco, con molte fotografie provenienti dagli archivi di Domenico Arrigo tra i pochi capaci, grazie alla sua passione per la fotografia, di raccogliere e conservare con le immagini la memoria di un paese semplice, contadino prima ed adesso entità indefinita dal punto di vista sociale, senza memoria e ricordi.
Un libro fortemente voluto anche da Maria Carmen di Ballabio che ha lavorato parecchio tempo lontano da Ballabio nelle ambasciate; ritornata in paese, non lo ha più riconosciuto ad ha così ha voluto ricordare quei volti della sua infanzia e adolescenza di cui rimembrava ricordo, andando a raccogliere fotografie e testimonianze delle famiglie storiche del paese, faticando non poco a trovarle – e molte sono andate perdute.
Il libro si trova nelle edicole in vendita pro vetrate di San Lorenzo.