BALLABIO – I fatti hanno scatenato la protesta di diversi ballabiesi, in primis dell’ex assessore e consigliere comunale Giacomo Colombo. Si tratta nella fattispecie della mancata presenza in forma ufficiale dell’amministrazione ballabiese ai funerali di un personaggio importante per il paese, quell’Augusto De Micheli scomparso due settimane fa e del quale si sono tenute le esequie lunedì in San Lorenzo. Senza la presenza, come detto, di rappresentanti istituzionali del municipio.
Evento non nuovo ma che questa volta ha suscitato malcontento e la reazione pubblica (anche via social) di Giacomino:
A rendere l’estremo saluto a questo illustre Cittadino Benemerito, collaboratore e sostenitore di diverse Associazioni locali, hanno partecipato con sentimenti di gratitudine e rispetto proprio queste realtà, rappresentate dai loro Labari e Gagliardetti, dai Soci e Consiglieri! Molti di questi hanno mantenuto con lui nel tempo stretti rapporti di amicizia, anche quando la sua presenza operativa in queste Associazioni è diradata! Spiccava invece, come già accaduto in occasione dell’estremo saluto ad altri Ballabiesi Benemeriti (Renato Casiraghi… Pino Galbani…), l’assenza a livello ufficiale dell’Amministrazione Comunale!……
Parole dure, espresse appena dopo il funerale di lunedì e alle quali, in mancanza di una risposta diretta, si è assistito ad una replica che più di un ballabiese reputa sconcertante: sul sito del Comune è apparso (martedì) un avviso “postumo”, che suona quale giustificazione (in ritardo appunto) e sta facendo discutere.
Nello specifico, prendendo questa risposta quasi “in diretta”, sembra di capire che un protagonista della vita civile e culturale di Ballabio quale appunto De Micheli non fosse “degno” della presenza ufficiale del municipio. Punti di vista.
Augusto come noto fu anche tra i fautori dell’importante volume “Ballabio ieri – Viaggio nell’archivio storico comunale e non solo” realizzato proprio con un esponente dell’amministrazione di qualche anno fa (Fabio Colasanti) e con Franco Ciniselli, dedicato alla storia del nostro paese. Troppo poco, si vede, per qualificarlo nella veste di autorità.
La “pezza” apposta dal Comune dopo l’inopportuna assenza ai funerali di lunedì ha suscitato ulteriori commenti – negativi. Ancora Giacomino riflette così:
Ho la sensazione di leggere il copione di un film già visto…… Prendo atto di questi criteri adottati in data odierna, 7 novembre 2017. Mi chiedo: quale significato e quale valore vengono riconosciuti ad una Civica Benemerenza?? Una persona alla quale viene assegnato un simile riconoscimento da una Amministrazione Comunale, non può essere parificata ad una Autorità Civile??? Senza velleità di privilegi o pretese alcune, ma con la semplice aspettativa di una doverosa presenza da parte di Pubblici Amministratori/Autorità Civili, nel momento dell’estremo saluto del Ballabiese Benemerito….
Ma non mancano rezioni di altri ballabiesi. Sempre via social Massy Pia scrive: “Sono d’accordissimo !!! Chi ha fatto qualcosa di importante x il suo paese merita riconoscimento!! ..e poi perché uno si’ e un altro no ??“; Michela incalza: “Che vergogna secondo me una rappresentanza del comune ci dovrebbe essere sempre“.
Indipendente da chi, come e quando sia stata presa questa decisione sui “criteri adottati dall’amministrazione comunale per la PARTECIPAZIONE UFFICIALE a funerali” (con precise maiuscole), la sensazione è che lo “scopo di non creare disparità tra i cittadini” sia una scusa che non regge. Di sicuro, non piace. E nei casi di Augusto De Micheli, Pino Galbani ed altri suona perfino come una beffa post mortem, un modo magari involontario di non rispettare il valore di cittadini che sì, certamente meritano un atto ufficiale al di là delle loro qualifiche formali.