BALLABIO – Scosso ma deciso a raccontare la sua esperienza, con qualche osservazione intelligente e critica, Matteo Di Grazia il 23enne ballabiese rimasto coinvolto nella caduta di un sasso dal ‘famigerato’ ponte di Isella martedì scorso – il giorno dopo l’ispezione di Anas e Vigili del Fuoco al cavalcavia dal quale erano caduti dei calcinacci.
Il parabrezza dell’auto danneggiato ma nessun danno fisico – per fortuna – restano nel ricordo di Matteo, residente a Ballabio dove si stava recando alle sei e mezza del mattino per andare al lavoro alla Metal Wire di via Mattei.
“Avevo dormito dalla fidanzata a Bulciago e passavo come spesso mi capita in quel punto. Proprio il giorno prima era successa quell’altra cosa e ne avevamo parlato, alla sera, ma mai avrei pensato di trovarmi in mezzo a una storia del genere. Anzi, a dirla tutta avevo fatto il conto che per tornare a Ballabio potrei anche fare un giro più ampio ma in definitiva non sono io che devo cambiare le mie abitudini, ma chi di dovere dovrebbe muoversi ad abbattere il ponte – e così non si rischierebbe più…”.
A Matteo, ballabiese figlio degli ex gestori del ristorante in località Montalbano, è andata tutto sommato bene: un po’ di spavento, un danno già riparato grazie all’assicurazione (“Hanno fatto tutto loro, subito”) e appunto delle recriminazioni su un fatto che comunque poteva essere evitato. E che anzi aveva avuto qualche “premonizione” solo poche ore prima.
Foto del parabrezza fornita dalla vittima dell’incidente.